Archivio Bruno Venturini

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FANO – Lunedì 23 aprile alle ore 18 a Fano, presso la sala Ipogea della Mediateca Montanari, in occasione della
festa della Liberazione, ISCOP, Comune di Fano Assessorato alle Biblioteche e alla Memoria, ANPI di Fano,
Fondazione XXV Aprile, Mediateca Montanari, Biblioteca Bobbato, con il sostegno di Record Data Srl
promuovono l’ iniziativa L’rchivio digitale di Bruno Venturini.
L’iniziativa prevede il saluto di Samuele Mascarin, assessore alle Biblioteche e alla memoria del Comune
di Fano, la presentazione di Paolo Pagnoni, Presidente dell’Anpi di Fano, l’introduzione di Paolo Giovannini,
docente presso l’ Università di Camerino, la relazione di Matteo Sisti, archivista libero professionista e
l’intervento di Anna Venturini.
L’Archivio, conservato a Milano da Anna Venturini, figlia di Bruno, presso la sua abitazione, è stato da lei
donato all’ISCOP. Contiene documentazione riguardante il partigiano Bruno Venturini e la lotta di
liberazione combattuta nel Nord Italia dopo l’8 settembre 1943.
I documenti conservati, tra i quali più di 20 lettere scritte da Bruno alla moglie Libera, sono stati riordinati e
inventariati. Inoltre, alcuni tra i documenti più significativi, sono stati digitalizzati e pubblicati sulla
Piattaforma web Memorie di Marca. In particolare, sono state pubblicate online tutte le lettere scritte e
inviate da Venturini tra l’aprile e il novembre 1944, e ciò renderà possibile l’accesso anche ad una parte del
carteggio che non era stato trascritto dalla moglie Libera Callegari nella biografia di Venturini da lei redatta.
La pubblicazione delle lettere scritte da Bruno consentirà, soprattutto ai fanesi e in particolare ai giovani, di
conoscere meglio la vicenda umana e politica di un giovane uomo che ha sacrificato la propria vita per la
libertà del suo Paese.
Bruno Venturini, nato a Fano il 28 settembre 1909, giovane militante comunista, nel 1930  venne arrestato,
condannato a 10 anni per propaganda sovversiva dal Tribunale Speciale e recluso nel carcere di
Civitavecchia. Scarcerato nel 1937, riprese l’attività politica clandestina e gli studi.
Nel 1942 si trasferì a Milano, dove entrò a far parte del Comitato federale del PCI. Venturini ricoprì un ruolo
importante nella costituzione della prima organizzazione unitaria dell’antifascismo italiano: il Comitato
nazionale d’azione antifascista da cui sarebbe poi nato il CLN. Fu tra gli organizzatori degli scioperi del 1943,
mentre il 26 luglio di quello stesso anno tenne a Milano un comizio a nome del PCI; dopo l’8 settembre
organizzò l’andata in montagna di militari sbandati, dei ricercati e dei giovani renitenti. In seguito
all’arresto della moglie, Libera Callegari, si spostò a Roma dove svolse in collegamento con Giorgio
Amendola attività politico militare nella settima zona. Tornato a Milano, dal giugno 1944 diresse la
Federazione comunista di Venezia; in seguito fu ispettore del CLN regionale per le province di Vicenza e
Treviso; poi si spostò sull’altopiano del Cansiglio come rappresentante del PCI presso la Divisione
Garibaldi Nannetti; dopo il settembre 1944 si trasferì a Vicenza per dirigere la locale Federazione comunista.
Con l’arrivo di Amendola in Veneto venne nominato vice comandante del CVL delle Tre Venezie e lo
svolgimento di questo incarico lo portò a compiere numerosi viaggi a Milano per partecipare alle riunioni
del CLN Alta Italia. Proprio durante uno di questi viaggi, il 29 novembre 1944, mentre era a Brescia in attesa
di un mezzo per raggiungere Padova, fu riconosciuto, venne arrestato dopo aver tentato la fuga, fu ucciso
da una raffica di mitra il 29 novembre 1944.
 La cittadinanza è invitata
I docenti che si iscriveranno potranno richiedere un apposito attestato di partecipazione.
Per le iscrizioni, inviare una mail a iscop76@gmail.com indicando dati anagrafici, istituto di appartenenza e
numero telefonico.

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