Aeroporto, On. Ricciatti: “Tempi cambiati, chi vuole l’asfalto se ne faccia una ragione”

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FANO – “Più che sulla pista di cemento sarebbe utile concentrarsi sul progetto del parco e sul potenziamento della sicurezza dell’aeroporto”. Lo afferma l’On. Lara Ricciatti che interviene nel dibattito che sta interessando la città in questi ultimi giorni.

“E’ evidente – spiega la deputata fanese – che chi parla di potenziamento dell’aeroporto ed asfaltature sta indirettamente attaccando il progetto del parco, e questo non possiamo permetterlo. Da tempo diversi esponenti del mondo politico ed economico, tra i quali il Presidente della Camera di Commercio Drudi, conducono una campagna dura per un maggior sfruttamento commerciale dell’aeroporto a scapito del parco, ma i fanesi chiedono un’area verde attrezzata all’interno della città. E’ ora di smetterla di pensare di poter ancora anteporre le esigenze di pochi a scapito di molti. I tempi sono cambiati, ed è bene che Drudi e gli altri se ne facciano una ragione”.

“Piuttosto andrebbe approfondita la questione della sicurezza dei voli acrobatici, come giustamente è stato chiesto negli scorsi giorni in Consiglio comunale” – afferma ancora Ricciatti, che pochi mesi fa, insieme al Comitato Bartolagi, ha depositato una richiesta dello stesso tenore direttamente all’Enac, per avere delucidazioni su quale sia lo spazio aereo in cui possono essere effettuati i voli acrobatici e quali le norme a cui i piloti si devono attenere, anche in ordine alla tutela dell’incolumità pubblica e in relazione alle emissioni sonore provenienti dai velivoli -.

“I vecchi modelli di sfruttamento commerciale del territorio, come il potenziamento dell’aeroporto – conclude – hanno da tempo lasciato il passo a forme di economia territoriale più sostenibile. Fano ha tutte le risorse per distinguersi in questo settore, deve solo decidere se fare un passo in avanti o continuare a guardare indietro”.

3 COMMENTS

  1. Chiaro che uno come Drudi guardi al passato, di nuovo non ha nulla , forse qualche partecipazione in ditte che potrebbero avere appalti per la cementificazione della pista.
    Oggi nessuno vuole più la pista , tranne una decina di persone.
    Facciamo il parco e la città ne trarrà maggior beneficio.

  2. Se non ci fosse stato l’aereoporto quell’aerea sarebbe stata tutta edificata e in futuro, persi gli aerei si ritorneranno a costruire gli edifici. I tempi non sono cambiati, c’è sempre qualcuno che dietro la sostenibilità e l’ecologia pensa ad altri interessi e impedisce lo sviluppo di comunità intere. Perchè parco e aereoporto non possono coesistere?

    • perchè non ha senso un aeroporto in crisi come Rimini, Ancona , Forli ( già chiuso) ecc.
      teniamo l’aeroporto com’è adesso, con i voli turistici, i paracadutisti e il parco vicino.

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