A Pergola il progetto di comunicazione per i pazienti della riabilitazione intensiva

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PERGOLA – Nasce ‘comunicazione aumentativa alternativa’. La struttura di Riabilitazione Intensiva dell’ospedale di Pergola attiva un progetto per migliorare la comunicazione tra paziente ed operatore.
“Questo progetto – spiega il Direttore Generale Ast Pu Alberto Carelli – è stato concepito per fornire supporto alle persone con difficoltà comunicativo-linguistiche con un focus specifico sui pazienti ricoverati in terapia intensiva. Quando la capacità di comunicare è compromessa, per cause congenite o acquisite tra cui intubazione endotracheale, ictus e barriere linguistiche (utenza straniera) possono sorgere difficoltà significative specialmente in contesti come l’ospedale, creando e ampliando l’ansia e la frustrazione dei pazienti e del personale sanitario. Questo progetto nasce proprio grazie all’ausilio del personale interno che rende la struttura un’eccellenza per tutto l’entroterra”.
La comunicazione aumentativa alternativa comprende tutte le forme di comunicazione che supportano (“aumentativa”) o sostituiscono (“alternativa”) la comunicazione verbale avvalendosi di strategie compensative e strumenti cartacei e/o digitali, come tabelle comunicative con le lettere dell’alfabeto e strumenti tecnologici come i sintetizzatori vocali e gli ausili elettronici, utilizzo di immagini, disegni e simboli.
“Si tratta di un progetto in continua evoluzione – spiega Giacomo Maurizi, direttore della Riabilitazione Intensiva del Presidio Ospedaliero Unico sede Pergola – le competenze specifiche dei vari professionisti, come medici, infermieri, OSS, logopedisti e fisioterapisti (equipe multidisciplinare), possono apportare soluzioni innovative e valore al progetto, contribuendo alla creazione di percorsi inediti, anche personalizzati e a misura del paziente stesso in base alle sue specifiche necessità”.
“La Comunicazione Aumentativa Alternativa – riferisce Giovanna Diotallevi dirigente delle professioni sanitarie della riabilitazione – è utile per le persone che hanno perso la funzione comunicativa e necessitano di assistenza per esprimere i propri bisogni, non si propone di sostituire il linguaggio verbale ma al contrario, in quanto aumentativa, prevede la simultanea presenza di strumento alternativo e linguaggio verbale orale standard, che si accompagna al simbolo visivamente e oralmente, tramite l’ausilio del partner comunicativo che la pronuncia ad alta voce. Il simbolo diventa allora supporto alternativo che accompagna lo stimolo verbale orale in entrata, e, qualora sussistano le possibilità, accompagna e non inibisce la produzione verbale in uscita. Di conseguenza, la Comunicazione Aumentativa non inibisce l’eventuale emergere del linguaggio verbale, ma si propone al contrario di potenziarlo”.
Per il raggiungimento dell’obiettivo, sono state create diverse tabelle comunicative destinate a semplificare e migliorare la comunicazione tra pazienti e operatori sanitari.
Le tabelle sono realizzate con materiali vari, come carta, plastica o legno e includono simboli, immagini, lettere, parole o frasi; possono essere personalizzabili in base alle esigenze individuali e l’accesso alle informazioni può avvenire per selezione diretta, tramite sguardo o scansione.
“Continua il percorso di innovazione della sanità marchigiana che coinvolge anche la riabilitazione intensiva di Pergola – dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – . Il nuovo progetto di comunicazione migliorerà la qualità delle prestazioni erogate ai pazienti, agevolando nel contempo il lavoro degli operatori sanitari. L’Ospedale di Pergola vanta professionisti di grande competenza che rendono questo polo una eccellenza”.
E’ possibile ricorrere a diversi siti web che offrono vaste collezioni di pittogrammi scaricabili gratuitamente, adattabili al contesto e alle necessità dell’utente.
Lo strumento Comunicazione Aumentativa Alternativa porta numerosi vantaggi in termini economici e di utilizzo, ma soprattutto consente al paziente di comunicare i propri bisogni, di sentirsi accolto nei sui desideri e di orientarsi meglio in un momento complesso della propria vita.

In copertina l’equipe che gestisce il progetto

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