Lettera del Vescovo alla famiglia Serafini: “Se mettiamo Cristo dentro la barca della vita non affonderemo”

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FANO – “L’agonia di perdere un figlio è incomparabile. La morte di un bambino è la morte dell’innocenza. Una parte dei genitori muore quando il figlio muore, forse perché il futuro, con tutti i sogni e le speranze, va in frantumi. L’imprevista morte di un figlio, per ogni famiglia, è un evento devastante, non c’è tempo per prepararsi alla tragica perdita. I genitori si aspettano che i loro figli vivano a lungo, che gli sopravvivano.
Riprendersi dalla perdita di un figlio, richiede pazienza, tempo e duro lavoro. I ricordi non andranno via e non debbono andare via. Se mettiamo Cristo dentro la barca della nostra vita non affonderemo: fidatevi e affidatevi. Il peso non ci sarà tolto, ma sarà accompagnato. Ricordatevi: nessuna lacrima scorre invano.
Cari genitori, abituatevi, d’ora in poi, a frequentare il silenzio e le lacrime ma insieme, voi come famiglia”.

Vescovo Armando

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