Venditori abusivi in fiera, il M5S invia un esposto al Prefetto

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Fossombrone – Nelle giornate appena trascorse di sabato 19 e domenica 20 settembre, si è svolta a Fossombrone la tradizionale fiera di “San Matteo”. Il fenomeno dei venditori abusivi c’è sempre stato, ma quest’anno è stato di gran lunga superiore alle precedenti edizioni ed ha superato il limite della normale decenza. I venditori abusivi hanno liberamente imperversato in ogni angolo dell’area adibita alla manifestazione, particolarmente sotto il loggiato di destra di Corso Garibaldi. E lungo l’intera via Gramsci e viali limitrofi interessati dalla fiera.
Poiché qualcuno cercherà di scaricare le responsabilità di tale scempio sulla mancanza e sull’inadeguatezza delle Forze dell’Ordine, ci preme invece evidenziare che la responsabilità della pubblica sicurezza, nel comune di Fossombrone, è demandata al Sindaco che, oltre ad essere il rappresentante dell’ente che organizza la fiera, è anche autorità locale di P.S. e come tale ha il potere di richiedere al Prefetto eventuali rinforzi della forza pubblica.
Ma evidentemente ciò non è stato fatto e le valutazioni adottate, con i relativi provvedimenti, sono risultati del tutto inefficaci ed insufficienti!
Al sindaco competono funzioni anche in materia di pubblica sicurezza e nell’ordinamento italiano il sindaco è l’organo monocratico a capo del governo di un comune e nell’esercizio delle sue funzioni può adottare provvedimenti amministrativi, solitamente in forma di ordinanza o di decreto. Il sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione del comune e rappresenta l’ente esercitandone le funzioni che gli sono attribuite dalle leggi. Per tali ragioni esercita le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge, in particolare in ambito di commercio ed inoltre, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e previa comunicazione al Prefetto, provvedimenti, anche contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Di certo non basta assoldare 4 buttafuori – che non hanno alcuna funzione giuridica ma solo le parvenze delle ronde – e farli girare all’interno della fiera, per dissuadere i venditori abusivi.
Premesso ciò e sebbene l’ambulantato abusivo, in simili eventi, sia sempre stato presente in forme tollerabili, in occasione della fiera di “San Matteo” di quest’anno si è riscontrata una gestione dei venditori abusivi del tutto inefficace e priva di risultati che in una qualche maniera avessero potuto tutelare i venditori autorizzati che regolarmente hanno pagato il posto per il banco ed emesso gli scontrini di cassa. La copiosa documentazione fotografica, che alleghiamo, dimostra un’elevata presenza di ambulanti abusivi (stimata in circa 250/300 unità), sebbene una settantina, nel pomeriggio di sabato, siano stati accompagnati a Fano a bordo di autobus per poi essere di nuovo a Fossombrone già dalle prime ore serali, liberi di vendere le loro merci verosimilmente contraffatte e non autentiche, fra le innumerevoli lamentele e commenti di riprovevolezza che i cittadini palesavano.
Questa Associazione è stata contattata da numerosi cittadini che hanno espresso il proprio disappunto per l’indecente spettacolo che la città di Fossombrone ha offerto alle migliaia di persone che visitavano la fiera. È evidente come la situazione sia sfuggita di mano all’amministrazione comunale che non è stata in grado di gestire la lotta alla vendita abusiva, quest’ultima verosimilmente in mano al crimine organizzato e a bande che gestiscono lo smercio di prodotti contraffatti. E la fiera di San Matteo del 2015 è stata la riprova di come gli ambulanti abusivi possano tranquillamente e liberamente vendere prodotti falsi e contraffatti della manifattura italiana, di fronte a quegli esercizi commerciali che vendono gli stessi articoli, ma autentici, con il vantaggio – per i primi – di non pagare il posto occupato, di non emettere lo scontrino fiscale e di vendere a pezzi decisamente inferiori.
Gli stessi extra-comunitari abusivi nella notte fra il 19 e 20 settembre si sono accampati nei giardini di viale Cairoli, con tanto di tenda (smontata solo nella tarda mattinata di domenica mattina) per la quale non è stata pagata alcuna tassa di occupazione di suolo pubblico, sebbene a poche decine metri vi fosse personale dell’ufficio tributi comunale che chiedeva ai “regolari” di esibire la documentazione per verificare se avessero ottemperato al pagamento di quanto dovuto. Alcuni cittadini e commercianti ci hanno riferito che nella mattinata della domenica, ci siano state delle verifiche amministrative nei confronti degli ambulanti per verificare se la merce esposta fosse corrispondente a quella prevista delle tabelle merceologiche per cui si era autorizzati, mentre agli “abusivi” veniva rivolto l’invito ad allontanarsi. E si tratta sempre degli stessi “abusivi” che hanno fatto delle vie e dei giardini cittadini del centro città, una discarica a “cielo aperto”: bivacchi, cucine da campo con bombole a gas al di fuori di ogni basilare norma di sicurezza ed igienica, mettendo seriamente a repentaglio la sicurezza dei cittadini ed avventori della fiera. Il messaggio che è passato è quello che l’amministrazione ha decisamente sottostimato il problema creando, seppure involontariamente, una situazione di palese illegalità
Risulta che l’amministrazione comunale abbia dato incarico ad una società privata di provvedere a compiti di “sicurezza privata”, così come il vice-sindaco di Fossombrone, Chiarabilli, ha ostentatamente pubblicato sul suo profilo facebook. Peraltro lo stesso amministratore ha scritto che «la Prefettura esiste come la Questura che hanno l’obbligo di occuparsi della pubblica sicurezza e le istituzioni sono state già informate con largo anticipo via pec e fax, poi ogni istituzione deve fare conto con le proprie risorse e disponibilità e chiaramente non entro nel merito degli altri. Il comune deve fare il suo ed ha provveduto a farlo oltre le proprie competenze addirittura mettendo risorse anche per la pubblica sicurezza […] il comando di polizia municipale con l’ausilio dell’agenzia privata pagata dal comune di Fossombrone non ha permesso nel pomeriggio di ieri di lavorare a 70 abusivi(quindi 70 in meno se anche fossero stati per esempio 120);poi in previsione di oggi pomeriggio l’Amministrazione Comunale ha investito per iscritto la Prefettura e la Questura per questioni di ordine e sicurezza pubblica(perchè talvolta si mandano giustamente carabinieri negli stadi a spese giustamente della collettività e magari possono servire in casi eccezionali anche da altre parti) , che interverrà da supporto nelle modalità che riterrà più opportuno in supporto ai 5 vigili in servizio(Fossobrone+Saltara) ed ai 5 agenti di sicurezza privata:solo il comune di Fossombrone incarica anche addetti privati proprio per la sensibilità a tale problematica e questo è stato confermato anche questa mattina dall’ufficio Prefettizio». Riteniamo che l’aver assoldato 4-5 unità della “sicurezza privata” (che non hanno alcun potere di polizia nè alcuna funzione giuridica) appaia più come il voler mettere in campo delle ronde, oltretutto aggravato dal fatto che l’Autorità Locale di P.S. dovrebbe provvedere a richiedere rinforzi della forza pubblica anziché dei body-guard.
L’analisi sopra descritta mette in luce come, decisamente, non sia stato predisposto da parte dell’ente comunale, un apposito dispositivo preventivo in sinergia con le altre Istituzioni e forze di polizia. In comuni dove l’ambulantato abusivo è una costante annuale, in occasione di eventi rilevanti, vengono attuate sinergie operative fra polizia locale e organi di polizia mediante le quali, ognuno per la parti di specifica competenza (la polizia locale per le verifiche amministrative afferenti licenze e attività commerciale; GdF/Carabinieri/Polizia per le parti relative all’ordine e sicurezza pubblica, identificazione dei venditori ambulanti abusivi, regolarità della loro presenza sul territorio; associazioni di volontariato per la gestione delle aree esterne alla fiera).
Ma questo, a Fossombrone, non è accaduto!
Concludiamo riportando integralmente un messaggio pubblicato da un cittadino nella tarda serata di domenica 20 settembre, che riassume tutto il disagio e di quanto accaduto:
‪«#‎Fossombrone‬ ‪#‎FieradiSanMatteo‬ ‪#‎venditoriabusivi‬ Ho preso qualche foto nei post pubblicati da tanti Forsempronesi. Ne bastano poche poiché abbiamo visto tutti con i nostri occhi. Al termine di questa due giorni della Fiera di San Matteo, credo si sia scritta una delle più tristi ed amare giornate per Fossombrone ma anche per il Paese che ha la principale responsabilità di ciò che sta accadendo. La fiera è stata una invasione di venditori abusivi che hanno “conquistato” Corso Garibaldi e le sue logge con arroganza e strafottenza anche di fronte ai venditori ambulanti e negozianti. Poi il bivacco ai giardini pubblici con tende per la notte. Immagino che in due giorni di missione abbiano anche improvvisato bagni e cessi qua e la magari nei luoghi frequentati normalmente da tutti noi. Non posso aggiungere altro, tanto è l’amarezza suscitata da questa situazione. Il fatto che nessuno fa o può fare nulla aggiunge tristezza all’amarezza. Che schifo.»
Alla luce di quanto sopra, è evidente come i cittadini abbiano percepito un’elevata sensazione di illegalità e, contestualmente, di scarsa sicurezza oltre al fatto che gli stessi commercianti abbiano loro stessi riscontrato come i controlli siano stati adottati con “2 pesi e 2 misure”. Pertanto a nome dei cittadini, dei contribuenti e dei commercianti che hanno regolarmente pagato centinaia di euro per partecipare alla fiera di “San Matteo”, ci facciamo portavoce e
C H I E D I A M O
– che venga resa nota (poiché non si tratta di dati sensibili) l’attività di repressione svolta dalla locale polizia municipale e dalle Forze dell’Ordine intervenute circa le persone identificate ed allontanate, i sequestri operati di merce contraffatta e falsa nonché conoscere le unità di personale impiegato;
– l’adozione di opportuni provvedimenti laddove si ravvisino responsabilità e negligenze in capo all’amministrazione comunale.
Confidando nella serietà che contraddistingue S.E. il Prefetto e fiduciosi in una rapida risposta a quanto sopra, siamo certi che Ella vorrà fare chiarezza sull’esatte responsabilità di quanto accaduto.
Con osservanza e vive cordialità.
Fossombrone in MoVimento

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