MONDOLFO – Dalle colline al mare, 320 metri di dislivello da Barchi a Fano attraverso borghi medioevali e paesaggi unici dell’entroterra percorsi in una corsa altrettanto unica: la “Collemar-athon.
Dal 2018 alla “Maratona delle Marche”, si è aggiunto un altro importante itinerario: la “Half ColleMar-athon” o “Mezza Maratona“.
Un ricco programma che torna dopo due anni difficili dovuti alla situazione pandemica, illustrato sabato scorso alla presenza dei rappresentanti istituzionali comunali, regionali e al Coni Marche in una location d’eccezione: il Salone Aurora del complesso monumentale di Sant’Agostino a Mondolfo.
Domenica 8 maggio gli atleti si cimenteranno in un’esperienza indimenticabile, arricchita durante il percorso da qualche animazione di carattere musicale, folcloristico e storico.
Una kermesse che ha le sue origini nel lontano 2003 quando per la prima volta 400 podisti si allinearono sul punto di partenza della Porta Nova di Barchi e che da allora ha visto aumentare ogni anno il numero dello iscritti.
Circa 700 i partecipanti attuali tra italiani e stranieri, -che raddoppieranno tra un mese -, provenienti da ogni parte del mondo, che daranno vita alla diciottesima edizione della “Collemar-athon”.
Una competizione internazionale di circa 42 chilometri che da Barchi attraverserà i meravigliosi luoghi delle zone interne quali Mondavio, Orciano, San Giorgio, Piagge e San Costanzo per poi terminare la corsa all’imponente Rocca Malatestiana di Fano.
In alternativa, per soddisfare le esigenze di tutti, è possibile affrontare un percorso più breve ma altrettanto panoramico di circa 21 chilometri con partenza da Mondolfo che si ricongiungerà a San Costanzo col gruppo partito da Barchi.
Una maratona che vedrà la partecipazione di un testimonial d’eccezione, Marco Olmo, atleta italiano vincitore di numerose gare e che tutto il mondo conosce e ci invidia.
Un grande evento per tutti gli appassionati sportivi e i semplici curiosi. Una corsa nella storia, nelle tradizioni culturali e gastronomiche delle Marche.
“Un segnale di rinascita, una Maratona dei valori, che unisce lo sport alla solidarietà offrendo un contributo concreto ai suoi partner umanitari”, ha dichiarato il suo organizzatore Annibale Montanari.
Cristiana Guerra
