FANO – “Apprendiamo dai giornali che l’assessore al Patrimonio Santorelli ha presentato in Comune l’ITS Academy – Tecnologia e Made in Italy, indicando il piano superiore del Centro civico di Gimarra (quasi 500 mq) come futura sede didattica. Una strana tempistica visto che, sempre a leggere gli articoli, i corsi partiranno solo nel 2026 e non sono ancora accreditati dalla Regione Marche.
Comunque chiariamolo subito: nessuno mette in discussione il valore dell’ITS. Portare a Fano percorsi tecnici innovativi è positivo. Se per farlo però si sottrae un luogo di socialità ad un quartiere giovane e in crescita, allora qualcosa non torna. Gli spazi comunali non sono un magazzino da riempire di volta in volta ma un investimento di comunità e, quando riguardano periferie e frazioni, andrebbero gestiti con ancora più cura perché lì c’è più bisogno di socialità per prevenire il disagio.
Come gruppo consiliare PD, insieme ai gruppi di Fano Cresce e In Comune con Mascarin, avevamo già sollevato il tema con un’interpellanza in Consiglio, con interventi sui media locali e anche con un volantino distribuito casa per casa: quello spazio nasce come attrezzatura sociale di interesse collettivo, per dare al quartiere luoghi di aggregazione per giovani, associazioni, attività ricreative, in linea con la storia di ex colonia marina e con l’indirizzo seguito dalle amministrazioni Aguzzi e Seri.
Invece la Giunta Serfilippi ha deciso di metterlo a reddito – con un canone di soli 3 euro al mq al mese – trasformandolo in una sede scolastica, senza un confronto vero coi residenti e senza spiegare il percorso che rende questa scelta compatibile con la destinazione originaria.
Per questo abbiamo chiesto formalmente di vedere il contratto di locazione: vogliamo capire titolo, condizioni, oneri e se siano previste soluzioni per lasciare almeno una parte degli spazi al quartiere.
Evidente poi è la contraddizione: questa amministrazione ha voluto i consigli di quartiere, definiti “una scelta epocale”, per ascoltare meglio il territorio e poi, quando il consiglio di quartiere n. 9 (che comprende Gimarra), nella riunione del 15 settembre scorso, ha espresso una forte critica sull’assenza di confronto sulla concessione in locazione, la Giunta ha tirato dritto come se nulla fosse. La partecipazione è valida solo quando conferma le scelte già fatte?
E’ la stessa amministrazione che si è intestata la cancellazione della strada interquartieri (prevista dal PRG fin dal 1967) senza proporre nessuna alternativa seria per collegare il quartiere di Gimarra e migliorare la viabilità verso nord, con tanti residenti costretti ogni giorno a riversarsi sulla statale Adriatica sempre più trafficata e pericolosa. Contemporaneamente toglie anche spazi comuni, così un quartiere in espansione rischia di ritrovarsi più isolato e con meno servizi. E con queste scelte si vuol fare diventare Fano co-capoluogo?
Insomma, non siamo contro le opportunità formative, siamo contro le decisioni calate dall’alto e contro l’uso disinvolto del patrimonio comunale senza tener conto della destinazione condivisa e dei bisogni sociali. Gimarra ha tante famiglie nuove, tanti giovani e associazioni che cercano spazi per attività aggregative. E non bastano gli annunci sulla sicurezza: un quartiere è più sicuro se ci sono più spazi e opportunità che favoriscono la coesione sociale”.
Dimitri Tinti
Consigliere comunale –Partito Democratico













