FANO – “Rassegno ufficialmente le mie dimissioni da Coordinatore Comunale di Forza Italia. E’ una decisione molto sofferta, raggiunta dopo un lungo periodo di riflessione, e che ora mi porta a prendere le distanze da quel partito i cui valori fondanti erano per me fonte di ispirazione e stimolo ad impegnarsi per la città… Il mio è stato un cammino tutto in salita…sono entrato nel partito nel periodo delle divisioni interne che portarono alla debacle nel 2014, ho lavorato ricostruendo da prima la Sezione Giovani per poi prendere in mano la guida del Partito Principale che ho portato ad ottenere più del 50% dei tesserati della provincia di Pesaro e Urbino Poi la mia entrata in Consiglio comunale a seguito delle dimissioni dell’amica e maestra Maria Antonia Cucuzza; la vice Presidenza dell’ANCI Giovani Marche; la presidenza della Commissione d’indagine sull’aeroporto. Mi sono impegnato sempre in prima persona, sia nel rappresentare il partito, sia nei lavori di partito più umili (come volantinaggio, banchetti e affissione manifesti) insieme ai giovani a cui ho cercato sempre di dare spazio e visibilità (cosa mai successa prima) come possono testimoniare Domenico Carbone, a cui va un grande ringraziamento, e Mattia Omiccioli. Tra i ringraziamenti non posso non citare il mio vice coordinatore Vincenzo Blasi, per il supporto, e i tesserati che hanno sempre creduto in me, rimanendo nel partito, considerandomi come speranza e certezza di un percorso serio e pulito. Sotto la mia guida, infatti, nonostante diversi ordini dall’alto, abbiamo preso in varie occasioni decisioni contrastanti con la linea di partito, mettendo al primo posto la volontà dei cittadini e la serietà e la dignità di chi ci segue e chiede aiuto, come successe per le regionali dove ci rifiutammo di appoggiare Spacca responsabile del problema sanità e dell’inciucio con il PD alle elezioni provinciali.
Nella consapevolezza di aver dato tanto al partito, grazie anche al supporto dei miei compagni di viaggio, senza mai chiedere e avere nulla in cambio, semmai ricevendo solo umiliazioni e calci nel sedere… come in tutte le navi anche da questa sarà il capitano l’ultimo ad abbandonare: dopo le varie uscite dovute alla poca chiarezza a livello nazionale, io ho cercato di battermi per il cambiamento dal basso ma purtroppo anche nella realtà locale, provinciale e regionale, devo constatare amaramente che ha la meglio il poltronismo, la ricerca di un ruolo di potere, di uno stipendio…anche qui vige unicamente il ‘dividi Et impera’, fatto senza guardare al bene dei cittadini. Lo dimostrano le scelte politiche, le candidature e tanto altro, come lo dimostrerà anche chi verrà dopo dopo di me, già scelto, per dare spazio ai soliti noti. In un primo momento sapere che c’era qualcuno in ritiro sull’Aventino ad aspettare le mie dimissioni… mi dava la forza di andare avanti. Ma arrivati a questo punto preferisco lasciarli cuocere nel loro brodo… e non togliere”.