Scontro tra servizi sociali ed educativi per il Regolamento ISEE del Comune di Fano

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FANO – “Con un colpo di mano, l’Assessore Mascarin, presenta una delibera di regolamento ISEE in Consiglio Comunale facendola passare in Commissione servizi sociali il sabato mattino a Comune chiuso, con soli due giorni di preavviso.

Regolamenti per l’accesso ai servizi con criteri ISEE erano già presenti sia nei servizi educativi sia nei sociali, con diverse regole, quindi non si spiega l’urgenza.

La delibera fa seguito al DPCM 159/2013 entrato in vigore lo scorso febbraio/15 con 12 mesi di tempi per adeguarsi alle nuove regole che dovevano nella logica del legislatore semplificare l’accesso dei cittadini ai servizi alla Persona con un unico criterio di valutazione ISEE indicatore della situazione economica equivalente.

Nella legge che deve rendere meno burocratico l’accesso ai servizi, si concede poi la possibilità ai Comuni di inserire modifiche e agevolazioni economiche per fasce di popolazione, che si tratti di servizi socio-sanitari, per minori o per il diritto allo studio universitario.

In una logica legislativa di questo genere, era giusto attendersi una ampia discussione con la Città, con le associazioni di tutela, con il terzo settore, con i Sindacati e con l’Ambito territoriale Sociale VI che comprende i Sindaci dei Comuni di Mondolfo, Monteporzio, San Costanzo, San Giorgio, Mondavio, Orciano di Pesaro, San Lorenzo in Campo, Pergola, Fratte Rosa, Piagge, Barchi.

Soprattutto c’era la necessità di un regolamento che comprendesse tutti i servizi alla persona, nella logica legislativa di semplificazione del DPCM159/13. Invece se un ragazzo Disabile dovrà iscriversi alla scuola, prima sarà valutato con le nuove regole introdotte dagli educativi, poi sarà di valutato dai servizi sociali per il trasporto o il sostegno scolastico e se farà sport verrà da nuovo valutato con criteri ancora diversi, assurda situazione.

Il Comune di Fano settore servizi educativi, con una forzatura inconcepibile, presenta quindi un regolamento solo per il suo settore, senza neppure coinvolgere i servizi sociali, e l’assenza in Consiglio Comunale dell’Assessore Bargnesi che è anche Presidente del Comitato dei Sindaci era evidente, per evitare l’imbarazzo di giustificare una scelta autoritaria, senza una visione d’insieme, senza un coinvolgimento reale degli strati sociali e del territorio.

Per questo motivo ho presentato quattro emendamenti per costruire un unico regolamento dei servizi sociali e educativi, tutti bocciati dalla maggioranza, che era chiaramente male informata dall’assessore sull’argomento, neppure conoscevano i contenuti della legge.

Incredibili sono state le motivazioni dei pareri di diniego del Dirigente ai Servizi Educativi, che invito, se vuole fare politica di candidarsi e farsi eleggere, perché non può utilizzare il suo ruolo di dirigente pagato dai cittadini per fare politica.

Attendo le valutazioni che faranno della vicenda i Sindaci dell’ambito VI, le ass.ni di tutela e del terzo settore”.

F.to Davide Delvecchio gruppo consiliare Insieme per Fano – UDC

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