FANO – Per il secondo anno consecutivo, niente pane benedetto e benedizione degli animali in Piazza XX Settembre in occasione della tradizionale festa di Sant’Antonio a cui aderivano centinaia di persone.
Un evento religioso che ha origini secolari in cui il parroco dopo l’Epifania, iniziava la benedizione delle stalle nelle case di campagna lasciando ai contadini una pagnotta benedetta e un santino che veniva appeso a protezione degli animali alle porte delle capanne.
Purtroppo, a causa della situazione pandemica che l’intero paese sta attraversando, anche quest’anno non è stato possibile rivivere quei sentiti momenti che accumunavano i proprietari degli amici a quattro zampe e i loro fedeli animali.
Ma le Giacche Verdi, che sono tra i fautori dell’evento in piazza, non si sono arrese, e sabato pomeriggio, gli uomini a cavallo insieme a qualche residente accompagnato dal proprio cane e un gatto chiuso nella sua gabbia, si sono dati appuntamento nel giardino della chiesa di Rosciano per partecipare alla benedizione promossa dalla parrocchia.
Di fronte ad un numero ristretto di persone ed in totale sicurezza, il parroco Don Federico Tocchini, ha impartito la solenne benedizione.
Ma non solo: i cavalieri delle Giacche Verdi di Fano, insieme a quelle di Fermignano, Rimini e Pesaro, – che da ben trenta anni organizzano l’evento – , si sono radunati anche domenica mattina in Piazza del Popolo, dopo essersi dati appuntamento al parco Miralfiore.
Una manifestazione ripartita in maniera più contenuta rispetto agli scorsi anni, ma tra i partecipanti si respirava uno spirito di fiducia e un desiderio di rivivere insieme momenti spensierati.
Circa cinquanta cavalli, cani, gli asini di Fermignano del dottor Pumba e l’Asinara di Montegridolfo, un piccolo coniglio, e persino due bengalini, hanno animato la piazza.
Alla manifestazione, ha partecipato tra gli altri, l’assessore del comune di Pesaro Enzo Belloni che ha voluto ricordare come gli animali da sempre siano stati importanti nella vita degli uomini, soprattutto in questo particolare e difficile momento in cui hanno rivestito un ruolo di compagnia donando energia ai loro proprietari.
Al termine della celebrazione, sono state distribuite carote ai cavalli e crocchette benedette ai cani.
“Per fortuna caratterizzanti e fondamentali restano le tradizioni, colonna sonora di città e paesi, capaci di guarire…
Guarire come il taumaturgo Sant’Antonio“.
Cristiana Guerra
