Sanità, Montalbini: “L’eccellenza è un’altra cosa”

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MARCHE – “La politica regionale e locale affiliata al Pd continua ad affermare che la sanità marchigiana è un’eccellenza, che i conti sono in ordine, e che il centro sinistra da bravo scolaretto sta facendo i compitini.

Sin dall’insediarsi dell’Assessore Mezzolani la bucolica immagine di una sanità marchigiana organizzata e funzionale che ci ha propinato il potere ancona – centrico non ha mai corrisposto a verità, ma vi sono tre episodi eclatanti che negli ultimi giorni hanno definitivamente tolto il velo alla fiaba di una sanità a misura di cittadino.

A scalfire l’immagine di super-sanità creata dai burocrati e notabili anconetani ci ha pensato il segretaria generale della FP Cisl Marche che pochi giorni fa ha denunciato il pessimo stato del sistema sanitario marchigiano come fotografato dai dati del 2014 presentati dal Ministero della Salute sulla Regione Marche: mobilità passiva sostenutissima (soprattutto verso l’Emilia Romagna), scarsa attrazione della Sanità marchigiana per malati di altre regioni e soprattutto liste d’attesa da paese in via di sviluppo.

La seconda picconata è arrivata dal noto primario di oncologia di Ancona Dott. Pierfranco Conte il quale pubblicamente e con inaudita forza ha affermato la totale incapacità della politica regionale di gestire la sanità dei nostri territori. Dopo una decennale carriera nelle strutture della nostra Regione il Primario, Dott. Conte, lascia le decadenti Marche per andarsene a Modena. Insomma in quell’Emilia Romagna che non fa inutile sfoggio di eccellenza e che oltre ad attirare i malati marchigiani attira sempre più spesso anche i professionisti sanitari della nostra sanitaria. Oltre al danno la beffa: medici che partono, strutture che languiscono, pazienti che migrano, in un circolo vizioso che alimenta se stesso e che rende il servizio sanitario regionale inefficace e costoso.

Il terzo colpo alla falsa immagine della buona sanità costruita ad hoc dal centro sinistra regionale viene dall’ultima inchiesta del Procuratore Palumbo che ha fatto emergere enormi lacune in termini di gestione e controllo con spese sanitarie di migliaia di euro non giustificate ma pagate e personale con settantadue ore di orario continuativo cosa che è umanamente impossibile.

Come può definirsi eccellenza una sanità che propone liste di attesa di anni? Che parla da anni di ospedale unico mentre chiude gli ospedali dell’entroterra? Che aumenta le visite di privati nelle strutture pubbliche? Che resta incredibilmente silenziosa di fronte all’OPA che Montefeltro Salute sta attuando verso la sanità pubblica?

Nella Provincia di Pesaro e Urbino la mannaia ha già colpito i nosocomi dell’entroterra. Il Centro Sinistra la chiama riorganizzazione, noi invece la definiamo smantellamento della Sanità di prossimità.

Il prossimo passo sarà il collasso dell’Ospedale di Fano in favore di Pesaro. Non credo che il Sindaco Seri sarà capace di opporsi al triumvirato pesarese Ceriscioli – Ricci – Ucchielli, ossia la cabina di regia delle scelte provinciali. La nostra Amministrazione è un satellite di Pesaro, ormai molti a Fano riconoscono la sudditanza che la Città della Fortuna ha verso la Città di Rossini. Ci siamo perfino fatti scippare il Carnevale Estivo, come possiamo illuderci di non farci scippare la sanità fanese?

Il Presidente Ceriscioli ha avocato a sé la delega alla Sanità. Non potrà dire di non conoscere la nostra provincia, il nostro territorio e le nostre comunità. Ora aspettiamo le scelte coraggiose, il cambio di mentalità, la salvaguardia delle strutture ospedaliere e la riduzione delle liste d’attesa e della mobilità passiva”.

Andrea Montalbini
Presidente Provinciale Prima L’Italia Pesaro Urbino

Capogruppo di opposizione Isola del Piano

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