Sala Verdi gremita per l’incontro “Turismo, strutture, infrastrutture”

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Proposta frammentata, gestione familiare e un’ottima accoglienza. Sono queste le caratteristiche delle strutture ricettive fanesi. Un assetto che rispecchia la proposta alberghiera dell’intera regione Marche come verificato da Guido Castellini, direttore sviluppo della catena alberghiera Allegroitalia, già CEO della Divisione Hotel di Alessandro Rosso Group, manager del settore Business Development di Italia Turismo, docente di diversi Master in Management delle destinazioni turistiche.

Castellini è stato ospite della 2^ tappa di “Strategie e strumenti per lo sviluppo turistico della città” promosso dall’Amministrazione comunale dal titolo “Turismo, strutture, infrastrutture” in programma stamattina, in una gremita sala Verdi del Teatro della Fortuna.

Il suo intervento ha indicato criticità e alcune delle opportunità che le strutture fanesi hanno a loro disposizione per potenziare l’offerta e dare una risposta al nuovo mercato turistico.

L’offerta fanese è di medio livello – anticipa Castellini –. Gli hotel della città sono composti da 4 alberghi a quattro stelle, 16 a due stelle, 27 a tre stelle e 3 a quattro stelle. Sono a gestione familiare e hanno necessità di ristrutturazione. Non sono presenti brand nazionali o internazionali, né strutture da collocarsi nella fascia ‘lusso’. C’è, di contro, una notevole offerta extra-alberghiera”.

E ancora: “Gli alberghi della città, nel mese di agosto, propongono tariffe molto competitive che, al netto delle tasse, producono una marginalità minima”. Un primo quadro che spinge Castellini a sottolineare come oggi ci sia urgente necessità di rispondere alla “frammentazione e incapacità di commercializzare, in maniera unitaria, la proposta fanese al mercato italiano e straniero”.

Le strutture fanesi devono ristrutturarsi sia a livello hardware, sia a livello software. Le esigenze hardware di cui necessita oggi il turista sono, ad esempio, un servizio wi-fi gratuito e perfettamente funzionante in ogni luogo della struttura; una colazione ricca, all’americana, variegata e che non proponga cibi confezionati; camere con letti più grandi; tv a schermo piatto di dimensioni medie; un bagno che, anche se piccolo, sia funzionale e che non preveda le tende della doccia in plastica che fanno tanto anni ’80. L’albergo del 2017 deve avere una SPA o una GYM, anche se piccola”.

Le esigenze software sono quelle di un’accoglienza curata, una capacità di risolvere problemi agli ospiti “che fortunatamente, possiamo dire sia un’eccellenza quasi naturale del territorio marchigiano. Resta ora il problema di proporre un’esperienza al visitatore che sempre più cerca soluzioni alternative come b&b o camere in affitto per conoscere un abitante del luogo che visita che possa aiutarlo nel conoscere curiosità e la realtà vera di un territorio”.

E rivedere gli spazi comuni, quelli di interazione. Per Castellini il modello a cui guardare è quello dei “budget hotel”: “Rappresentano la via di ristrutturazione più semplice da seguire. Non è una riduzione di servizi ma un modello funzionale capace di rispettare numerosi e vincolanti standard di qualità ed economicità. È un prodotto fresco e innovativo”.

E poi c’è urgenza di una sinergia con le istituzioni pubbliche e le banche a cui “occorre presentarsi non solo con una richiesta di mutuo ma con un progetto che sottolinei come la struttura vedrà un riposizionamento nel mercato capace di garantire, nel lungo termine, la copertura delle spese dei lavori”.

Un’ulteriore risorsa e opportunità per gli albergatori deriva poi dall’adozione, da parte dell’Amministrazione locale, “di un piano strategico del turismo e di una visione identitaria di Fano come destinazione”.

A rispondere alla richiesta è stato, questa mattina, lo stesso sindaco di Fano Massimo Seri: “Stiamo avviando un percorso strategico rivolto a una programmazione a lungo termine e, allo stesso tempo, attivato e concluso numerose operazioni che avranno ripercussioni sul settore turistico. Parlo della difesa della costa, della predisposizione di una rete digitale estesa, di un importante tratto dell’interquartieri realizzato, della riqualificazioni di parti del centro. Poi ci sono questioni aperte come l’aeroporto, la Fano-Urbino, il grande potenziale del nostro porto, a cui dover dare risposta”.

A tracciare la linea di continuità tra i lavori fatti e quelli in cantiere è stato inoltre, nella stessa mattinata, il vice sindaco e assessore al Turismo e alla Cultura Stefano Marchegiani: “Continua il dialogo con il operatori del settore che, anche di recente, hanno sottolineato alcune emergenze. I problemi strutturali da affrontare sono ancora tanti, nonostante siano state fatte operazioni che fino ad ora non avevano trovato risposta”.

Tra gli esempi citati: “La realizzazione, in piazza XX Settembre, di uno Iat, il potenziamento di quello di Torrette, la trasformazione centro di informazione e accoglienza turistica della struttura del Demanio al Porto e la collaborazione con l’associazione Alberghi Consorziati e con i Gac. E poi c’è stato il recupero di luoghi meravigliosi di Fan come la chiesa di San Francesco, ancora più da valorizzare, i lavori per la Corte Malatestiana, quelli fatti per il Sant’Arcangelo, l’ITI della Fabbrica del Carnevale… Dobbiamo attivare sinergie pubblico-private superando la fase dei rammendi per una progettualità più a lungo termine e, non ultimo, potenziare la zona ricettiva a Sud della città che oggi accoglie il 55% dei turisti e che ha bisogno di infrastrutture, visibilità e coinvolta con eventi e iniziative”.

A prendere la parola anche gli assessori Samuele Mascarin, Caterina del Bianco (che ha parlato di una soluzione vicina, grazie al lavoro congiunto con la Fondazione Carifano, per l’annosa questione della piscina, mentre ancora deve trovare soluzione il problema della mancanza una struttura sportiva di grande livello capace di ospitare oltre 2000 persone); Cristian Fanesi (che ha comunicato gli interventi a difesa della costa – 100mila tonnellate di scogli nuovi a tutela del litorale -; annunciato il concorso di idee per riqualificazione di Sassonia dopo il mutamento del rapporto tra spiagge e concessioni; precisato la volontà di prevedere il tratto di ciclabile Fano-Senigallia adiacente alle spiagge di Fano sud); Marco Paolini (sua l’analisi degli effetti sulle modifiche al piano particolareggiato delle strutture ricettive che condurrà ai lavori e alla realizzazione di nuovi hotel; le relazione sui processi che permetteranno di realizzare 3 nuovi sottopassi ferroviari, di cui uno a Ponte Sasso e 2 in viale Piceno; l’annuncio dei progetti per realizzare parcheggi nel comparto di Torrette).

Il prossimo appuntamento, con la terza tappa di “Strategie e strumenti per lo sviluppo turistico della città” dedicato agli “Eventi e manifestazioni” è fra circa un mese.

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