FANO – Secondo incontro questa mattina sulla questione Saipem, promosso dal sindaco Massimo Seri, tra gli onorevoli della nostra provincia con una delegazione dei lavoratori della Saipem di Fano, alla luce delle risultanze dell’audizione informale in Commissione Industria del Senato, dei vertici di Eni, sul futuro della sua controllata. Presenti i deputati Lara Ricciatti, Andrea Cecconi, e la senatrice Camilla Fabbri che, parlando delle strategie che l’amministrazione delegato dell’Eni Claudio Descalzi intende attuare, si è detta preoccupata per il processo di vendita di una società che risulta essere un’eccellenza nel settore dell’ingegneristica in tutto il mondo e che impiega oltre mille persone nel solo territorio di Pesaro-Urbino. Alla riunione hanno presenziato anche il presidente del Consiglio comunale Renato Claudio Minardi e i capigruppo consiliari Maria Antonia Cucuzza, Carla Luzi, Cristian Fanesi, Mattia De Benedittis, Davide Del Vecchio e Aramis Garbatini.
L’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e la sede di Fano è stato il tema centrale dell’incontro e per questo si è concordato che, per evitare lo spezzatino dell’azienda in caso di vendita, sia necessario condurre un’azione unitaria che investa l’intero gruppo Saipem. A questo proposito le rappresentanze dei lavoratori hanno informato che sono in programma iniziative condivise in tutte le sedi Saipem per arrivare alla convocazione di una assemblea generale e anche alla proclamazione di una fermata del lavoro nelle prossime settimane.
I parlamentari hanno sottolineato come sia necessario un intervento diretto dello Stato, visto che ha una partecipazione pubblica in Eni, nell’ottica di un sostegno al sistema industriale italiano di cui Saipem rappresenta appunto un valore aggiunto, per cui si faranno promotori di una audizione congiunta Camera-Senato del Ministro dell’Economia e Finanze.
Il sindaco Massimo Seri, invece, si è preso l’impegno di prendere contatti con gli altri sindaci dove ci sono sedi della Saipem per verificare la possibilità di un incontro collegiale al fine di studiare azioni comuni di sostegno in difesa di tutta l’azienda Saipem.