FANO – Una storia senza fine quella della Rincicotti e Orciani, partita male, continuata peggio e ancora –dopo 12 anni – con tantissimi passaggj non chiari .
Comprata da ASET (con benedizione del centrosinistra e firma di Renato Claudio Minardi, benchè sostanzialmente “a sua insaputa” ) nel 2003 per oltre 1 milione di euro e svalutata dalla stessa ASET con un bello zero sul bilancio già dal 2007, sembra che nessuno (né Carnaroli sindaco al momento dell’acquiszione né Aguzzi sindaco dal 2004 al 2014) si sia posto il problema di un possibile danno erariale in corso, fino a quando nel 2011 il neo-istituito Comitato di Controllo fa partire una sorta di indagine che scaturisce in un invito al sindaco a promuovere “ogni azione … pur di verificare eventuali responsibilità” sia per l’acquisizione che per la gestione.
Bene, a cosa ha portato tutto questo? In un nulla di fatto sembrerebbe. Perché quello che avviene è che dopo due anni di rimpalli, riflessioni e titubanze alla fine l’unica azione intrapresa è l’avvio di un lodo arbitrale nel 2013 tra ASET SpA e l’ex amministratore Rincicotti Umberto che non arriverà mai a giudizio perché le parti si accordano prima e rinunciano all’arbitrato. Nulla di fatto, anche perché sulla validità di tutti questi atti ci sono ancora dubbi, visto che nel 2013 ASET SpA è rimasta anche per 4 mesi senza CDA, essendo questo stato prorogato, ma senza accorgersi che non era previsto dalla legge.
Ma al di là dei singoli atti, è incomprensibile come per una delle storie di amministrazione pubblica e partecipazione pubblica più anomale, l’unica azione di responsabilità che viene fatta è verso un privato, con l’addebito di tutte le spese legali relative all’arbitrato stesso a carico di Aset, per oltre 70.000 Euro. Perchè non sono state fatte altre azioni volte a capire se c’erano altre responsabilità tra gli ex amministratori e si sono lasciati scadere i termini di prescrizione civilistica?
La commissione si riunirà ancora, questa volta con l’avv. Romoli, esperto del Comune è già presidente di ASET proprio al momento della “presa d’atto” a posteriori della chiusura dell’arbitrato. Speriamo almeno con il suo aiuto di riuscire a completare il quadro relativo agli eventi e agli atti dell’arbitrato. Ma anche, di poter dire, alla luce di tutto questo, cosa avrebbe dovuto fare o non fare il Comune ed ASET negli ultimi 12 anni e cosa può fare oggi, con il fine di “fare chiarezza sulle responsabilità di tutti i soggetti in vario modo coinvolti sia nella fase di acquisizione che nella successiva di gestione della partecipazione, anche al fine di ristorare l’Ente dei danni che oggettivamente pare avere subito” come i Revisori dei Conti del Comune di Fano (e chiunque sia un po’ informato su questa storia) ci hanno invitato a fare anche pochi mesi fa.
Roberta Ansuini
Presidente VII Commissione Permanente Garanzia e Controllo