Piano Spiaggia, Ricci: «Basta ipocrisie sulla ristorazione, regole uguali per tutti»

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PESARO – «Siamo la giunta delle opportunità». Dentro il Piano spiaggia, per Matteo Ricci, sono tre: «Due nuove attività per migliorare la qualità e i servizi nella spiaggia libera (a Baia Flaminia e Sottomonte, ndr). E la struttura per la spiaggia dei cani». Per il resto, sostiene, si è fatta un po’ di confusione «mischiata, talvolta, a qualche forma di ipocrisia». Che il sindaco vuole dissipare. «Si è detto che diamo 69 nuove licenze da ristorante. E’ una stupidaggine colossale». Così parte dai numeri: «Oggi ci sono 20 ristoranti e 41 bar gastronomici. Ma si mangia ovunque. C’è chi ha la cucina da ristorante, deve seguire normative da ristorante e cuoce la pasta nell’acqua. Gli altri, invece, non sono soggetti alle normative, scaldano la pasta al microonde ma servono pasti allo stesso modo dei ristoranti. Il consumatore, anche adesso, può mangiare in entrambi casi. Allora stop ipocrisie: tutti o nessuno. Perché 20 possono essere ristoranti e 41 no?».

Scelta. Insomma, davanti a un bivio, il Comune sceglie una direzione. Che il sindaco motiva con l’analisi: «Potevamo continuare ad autorizzare qualcuno, ogni anno, in ordine sparso. Vogliamo invece regole uguali per chiunque. Chi trasforma il bar gastronomico in ristorante, se vorrà farlo, adegua le le cucine, sta alle norme, paga gli oneri di urbanizzazione al Comune. Che verranno reinvestiti sul lungomare sul tratto lungo la spiaggia». Sulle modalità: «L’attività sarà stagionale. Dobbiamo ragionare sugli orari? Lo faremo, non è un problema. L’obiettivo – va avanti – è portare più persone». Prima ripete la formula («più locali ci sono, più gente c’è. E più si lavora»), poi semina domande: «In via Cavour si è creato il polo? Quanta persone ci vanno il giovedì sera? A Baia Flaminia i bar e le attività che ci sono si fanno competizione o attraggono più persone? Basta vivere tutto in termini di antagonismo». Incisi: «C’è chi ha la licenza da ristorante e si è lamentato, temendo che il bar gastronomico del vicino diventi ristorante. Curioso: ma lui che diritto aveva, all’epoca, più dell’altro? Se ragioniamo così, allora dovremmo fare una normativa per tornare a bar gastronomico ovunque…». Sulla gestione della ristorazione, Matteo Ricci si è fatto un’idea: «Deve essere prerogativa esclusiva dei bagnini? Personalmente non la metterei così: se si dà ad altri, ci saranno nuovi commercianti che nascono. Decideranno loro, poi, se l’affitto è troppo alto o meno. E’ vero che c’è un aumento di valore della spiaggia. Ma per trasformarla c’è comunque un costo, nel quadro d’incertezza a ridosso della Bolkestein». Nel mezzo, i messaggi: «Non può diventare tutto scontro ideologico o politico. Varotti? Se vuole fare il capo dell’opposizione, si candidi alle elezioni. Non si può essere d’accordo su tutto, ma non si può di certo sostenere che apriamo 69 nuovi ristoranti. Conflittualità perenne tra categorie? Commercianti contro bagnini? Se facciamo per ogni cosa così, non si va da nessuna parte».

Attività. Le novità sono una struttura sotto la villa di Pavarotti, a Baia Flaminia, e una all’altezza del secondo sottopasso, Sottomonte, perché «chi va in spiaggia libera ha il diritto di andare al bagno e di fare la doccia. Così oggi non è: si deve ‘elemosinare’ il servizio dai bagni vicini, sempre che avvenga senza problemi. La volontà? Una spiaggia libera di qualità, con servizi base». Bagni e docce saranno gestiti da privati. «In cambio del costo sostenuto – spiega Ricci – diamo la possibilità di svolgere un’attività di bar e ristorazione. Saranno centri a sostegno della spiaggia libera. La volontà, nei bandi, è responsabilizzare i gestori anche sul lato della pulizia. Ma ribadisco: tutta la spiaggia libera sarà mantenuta». Infine la spiaggia dei cani. «Tutti la vogliono, ma nessuno vicino a casa sua. Noi lo facciamo per i pesaresi e per offrire un servizio turistico in più. Abbiamo scelto un luogo (nella spiaggia libera di Baia Flaminia, lato Foglia, ndr) che avrà anche qualche aspetto discutibile ma tiene dentro molti elementi positivi. E’ uno specchio d’acqua che non incide sulla balneabilità della zona. E’ fuori dalle scogliere. Non è in un’area prettamente turistica, ma neanche troppo lontano dagli alberghi. Un altro tratto di spiaggia libera la separerà dal resto degli stabilimenti. Bisognava decidere e l’ “abbiamo schiantata”. Ora stiamo valutando lo spostamento del luna park dalla Baia, portandolo tra i due porti o davanti all’ex Consorzio Agrario. Ne discuteremo con la Capitaneria. La ciclabile? Ci siamo impegnati, andremo avanti».

Passaggi. Nel calendario, l’adozione del Piano spiaggia è prevista a fine settembre. Poi la fase delle osservazioni, prima dell’approvazione definitiva entro novembre. «Se tutto andrà bene, a gennaio usciranno i bandi per le nuove attività. Lavoreremo per partire dal 2016». Nota Stefania De Regis: «Gli operatori balneari potranno attivare servizi legati al fitness, percorsi salute, aree per lo sport. Alla Baia è stata ampliata l’area per le attrezzature sportive e lo spazio per la vela. Altri elementi di liberalizzazione sono stati introdotti su materiali per l’ombreggiamento, uso delle cabine per i depositi, e spazi per le infermerie. Innalzata la qualità». Nel frattempo, l’assessore Antonello Delle Noci («la spiaggia diventa elemento distintivo e di qualità per l’accoglienza turistica»), annuncia l’allungamento della stagione fino al 30 settembre: «Ha aderito la totalità degli operatori balneari, c’è la volontà di tenere aperto. Faremo così il bis, dopo l’estate 2014». E rende noto l’incontro con il governatore Luca Ceriscioli, in agenda il prossimo 11 settembre, ad Ancona, sul nodo ripascimento.

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