Pesaro, porto: via al dragaggio della parte vecchia. 172 posti barca in più dal 2017

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PESARO – «Work in progress per il ‘Portobello’. Ma siamo già molto avanti. E ora vediamo l’obiettivo», scandisce Matteo Ricci, affiancato dal comandante della Capitaneria Angelo Capuzzimato. Motivando così: «La sfida è modernizzare il porto, che rimarrà commerciale. Rendendolo però attraente anche per le opportunità economiche e turistiche». E’ dello scorso anno, «con i fondi intercettati», il dragaggio della darsena commerciale. «Ora parte anche l’escavo della parte antica». Intervento di circa tre milioni, insieme ai lavori per la sistemazione delle restanti banchine e per l’illuminazione. «Era l’area con i problemi maggiori: così il porto tornerà completamente fruibile», nota Ricci. Nel mezzo la ripartenza del Cantiere Navale destinato al refitting di grandi yacht («domani si siglerà il subentro formale»). E non solo: «Dal prossimo anno avremo 172 posti barca in più nella nuova darsena: c’è il progetto definitivo per l’area commerciale», annunciano sindaco e comandante.

Dettaglio. Dice Capuzzimato: «Collaborazione sinergica tra Comune, Capitaneria e Provveditorato. Venerdì 22 aprile è prevista la consegna dei lavori per l’escavo della parte terminale del porto antico. Saranno affidati all’impresa Bondini di Magione (Pg)». L’intervento coinvolgerà un’area di 3300 metri quadri, «con un’asportazione di 2750 metri cubi di fanghi (classificati dall’Arpam come fanghi di dragaggio, ‘rifiuti speciali non pericolosi’, avviati dall’impresa a smaltimento o trattamento, ndr). Era importante partire adesso per evitare i noti problemi dello scorso anno. La conclusione? Prevista entro l’inizio della stagione estiva. L’obiettivo è ottenere un metro e 80 centimetri di profondità. Ma ribadiamo l’impegno per andare avanti in futuro, verso ulteriori attività di dragaggio, per lo sviluppo delle attività».

Posti barca. Sul tavolo c’è anche il progetto definitivo per la nuova darsena. Continua il comandante: «E’ stato sviluppato con il Comitato promotore per lo sviluppo della nautica da diporto. La versione definitiva, già inoltrata al Provveditorato e alla Regione, prevede la sistemazione degli ormeggi nella zona prossima al ‘molo di Momo’. Si lascerà così libera la parte commerciale della banchine, recuperando lo specchio acqueo predominante». La sintesi: «Armonizziamo le vocazioni e le potenzialità commerciali con le esigenze diportistiche». Il disegno, definito «meno impattante delle versioni precedenti», è ora in attesa dei pareri del Provveditorato e della Regione. Comandante e sindaco si dicono ottimisti: «Dal 2017 avremo 172 posti barca in più. E’ una soluzione saggia, perché è difficile ipotizzare che nei prossimi due anni la nuova darsena sia completamente assorbita da attività commerciali». Nel frattempo, già dal 2016, «nello specchio acqueo richiesto – osserva Capuzzimato – potranno trovare posto imbarcazioni da diporto, completati i lavori per la banchine commerciali (entro maggio). Il numero? Ci confronteremo con le richieste della comunità portuale». Chiude Matteo Ricci: «Gli interventi sono un ulteriore motivo di soddisfazione. E’ una stagione straordinaria, continuiamo ad ampliare gli investimenti per la città: per il 2016 avevamo annunciato 30 milioni di cantieri, invece saranno 35 milioni. Il 29 aprile, infatti, approveremo il consuntivo, con altri 5 milioni spendibili nel 2016 nel nuovo avanzo. Si aggiungono il lavoro sul porto e gli altri investimenti con risorse statali. Con ripercussioni positive per l’indotto collegato all’economia locale e al lavoro».

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