Pesaro, i numeri dell’attività 2020 dell’assise: Perugini: “La grande partecipazione ha reso più semplice restare uniti”

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PESARO- L’emergenza economico-sanitaria non ha fermato il Consiglio comunale di Pesaro guidato dal presidente Marco Perugini che, questa mattina, ha elencato le attività svolte nel 2020. Un resoconto lusinghiero, numeri in linea con quelli dei 12 mesi precedenti. «Nessuno si aspettava di cambiare modelli e processi in maniera così sconvolgente, neppure io, che ne sono sempre stato affascinato. Il Covid-19 ha ribaltato ogni consuetudine, di buono c’è stato che ha accelerato l’ingresso di soluzioni hardware e software che avevamo già ipotizzato di adottare» ha detto Perugini passando poi a presentare i numeri. 

 

Sono stati 21 i consigli comunali convocati, 3 di cui monotematici (per la celebrazione della Giornata della Memoria, del Giorno del Ricordo e contro la violenza sulle Donne). La media delle presenze dei 32 consiglieri è stata del 94%. «Una percentuale molto simile a quella del 2019 (del 95%, ndr) segno che, nonostante le difficoltà, le assenze dovute alla malattia e ai periodi di quarantena, la struttura ha tenuto dimostrando ancora una volta come quella di Pesaro sia un’aula attiva e partecipe». 

 

L’assise ha votato, in totale 140 proposte, di cui 55 mozioni o ordini del giorno. I consiglieri ne hanno votate, in media, l’88% (l’80% nel 2019). Le mozioni discusse nel 2020 sono state 55. Di queste 47 (pari all’85%) sono state presentate dalla minoranza; 8 (pari al 15%) dalla maggioranza. Le mozioni approvate nel 2020 sono state 40. Di queste 29 (pari al 72%) sono state presentate dalla minoranza; 11 (pari al 28%) dalla maggioranza. Di queste 22 sono già state recepite dall’Amministrazione. 

 

Intensa anche l’“attività fantasma”, quella svolta quasi “dietro le quinte” dalle Commissioni consiliari: «Mi complimento con i presidenti e con le 12 commissioni consiliari che, nel 2020, si sono riunite 125 volte. Il loro è un lavoro che spesso non viene riconosciuto ma che è fondamentale per l’attività pratica e politica del Consiglio e del Comune stesso». La 1^ Commissione si è riunita 19 volte; la 2^ 8; la 3^ 10; la 4^ 9; la 5^ 14; la 6^ 8; la 7^ 14; l’8^ 7; la 9^ – 21; la 10^ 1; la 11^ 9; la 12^ 5. 

 

Buone performance che hanno subito una piccola flessione dall’8 marzo, giorno «in cui ho sospeso per la prima volta il Consiglio comunale a causa del Covid-19» ricorda Perugini che ha poi ricordato come «dal giorno seguente, la macchina organizzativa, supportata dal grande lavoro dei dipendenti comunali, si sia da subito messa in moto, a partire dal segretario generale Claudio Chianese. L’attività dell’aula ha subito trasformazioni enormi in tempi e con modalità inedite e celeri. Grazie all’impegno di tutti, siamo riusciti a recuperare percentuali e dati riportandoli in linea con il 2019».  

 

In totale sono stati 11 i Consigli comunali convocati in modalità telematica. A partire da novembre, il Consiglio comunale ha iniziato a riunirsi tramite Concilium, la piattaforma dedicata alle pubbliche amministrazioni che ha permesso «lo svolgimento di un’attività consiliare smart, sicura e affidabile».  

 

Sono state invece 57 le Commissioni consiliari che si sono riunite, on-line, nel 2020. Di queste: 1^ Commissione si è riunita 5 volte; la 3^ 4; la 4^ 3; la 5^ 6; la 6^ 3; la 7^ 12; l’8^ 4; la 9^ – 10; la 10^ 1; la 11^ 7; la 12^ 2. 

 

«Il Consiglio comunale di Pesaro non si è mai fermato neanche in periodi così drammatici. Discutere, dare risposte, esserci sono state le priorità di quest’anno e continueranno ad esserlo. Nei prossimi mesi continueremo il processo che ci porterà all’uso di nuovi strumenti hardware e software, che aumenterà la trasparenza e l’accessibilità delle sedute (ad esempio con la sottotitolazione simultanea), e al rinnovo strutturale dell’aula» ha concluso Perugini nel lasciare la parola al vicepresidente Dario Andreolli, presente insieme, ai consiglieri che compongono l’ufficio di Presidenza, al resoconto di fine anno: «Ringrazio i dipendenti della pubblica amministrazione, persone che hanno lavorato intensamente in questi mesi per garantire il corretto funzionamento del consiglio. La sfida del nuovo anno sarà, in primis, tornare a incontrarsi di persona». Andreolli ha poi ricordato inoltre il dovere di tutti i consiglieri di «sentirsi la responsabilità e l’onore del ruolo che ricoprono». 

 

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