Parcheggi a pagamento: Lega Fano, si convochi un’assemblea pubblica

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FANO – Fermate i parcheggi a pagamento in zona Porto! Si convochino subito le attività della zona mare con un’assemblea pubblica! A tornare a chiedere una retromarcia dell’amministrazione comunale è la Lega, prima e unica forza politica che si è opposta a dicembre del 2019 quando uscì la notizia dei 400 stalli a pagamento in più, in tutta la zona mare e nei pressi del centro storico.

Siamo stati gli unici a mantenere la barra diritta e a chiedere la revoca della delibera. Sono stati presi nuovamente in giro gli esercenti, i commercianti e le attività economiche della zona che non sono state minimamente coinvolti negli accordi parziali presi da alcune associazioni che sembrano più strumenti politici della giunta che al servizio dei loro iscritti. Una scelta d’imperio che farà sicuramente felici le casse comunali con 800.000 € di gettito in più, ma che danneggerà centinaia di famiglie e aziende che lavorano con il turismo e nella zona del lungomare.
È tempo che gli assessori al Turismo Etienn Lucarelli e alla viabilità Fabiola Tonelli incontrino in assemblea pubblica gli operatori, visto che il tanto sbandierato accordo con le associazioni di categoria è stato smentito dagli stessi esercenti.

Pertanto abbiamo presentato tramite il nostro gruppo consiliare una interrogazione urgente in cui chiediamo rispetto per i lavoratori e condivisione nelle scelte.
Inoltre ci chiediamo se sono stati fatti studi su chi frequenta e quando la zona porto? Mentre tutte le altre zone hanno delle vie perimetrali servite da parcheggi liberi, la zona del Porto non le ha. L’amministrazione si rende conto che questo è un balzello verso le attività commerciali e sui propri dipendenti? Lega Fano è al fianco di operatori balneari, commercianti ed esercenti, che anche questa volta non sono stati preventivamente convocati e coinvolti. Le attività non devono e non possono subire i disagi ed i disastri frutto ancora una volta dell’incapacità dei nostri amministratori comunali.

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