“Pacchetto Giovani”: Un’importante occasione di rilancio del lavoro e di promozione sociale

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Un’Europa più intelligente, più verde, più connessa, più sociale e più vicina ai cittadini.
Sono gli obiettivi strategici che l’Unione Europea si pone e su cui intende investire nei prossimi anni.
Cinque tavoli di approfondimento che diventano occasioni di ascolto, di condivisione di idee, di esigenze e risposte riguardanti lo sviluppo delle aree rurali.
Destinatari degli interventi programmati dalla Commissione Europea sono i giovani che vogliono creare imprese agricole, perché “I giovani sono il ponte verso il futuro per trasformare il cambiamento in miglioramento”.
Di queste importanti novità e strategie si è parlato giovedì in un incontro tenutosi a Pesaro alla presenza del Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura della regione Marche Mirco Carloni, di Lorenzo Bisogni, – Autorità di Gestione del PSR Marche -, e di Andrea Sileoni Funzionario del Servizio Politiche Agroalimentari regionale.
Dopo quattro anni di attesa, grazie all’amministrazione regionale, con la collaborazione delle associazioni di categoria e dei sindacati di settore, parte un importante progetto finanziato dai fondi europei del valore di circa trenta milioni di euro rivolto ai giovani imprenditori.
Il bando è un’opportunità di lavoro per i cittadini maggiorenni fino a quaranta anni di età che abbiano esperienza non superiore a ventiquattro mesi come capo azienda.
Rilanciare l’agricoltura e investire sul mondo giovanile sono gli obiettivi principali del Programma di Sviluppo Rurale affinché, supportati dall’esperienza della vecchia generazione, contribuiscano allo sviluppo del territorio, dando una nuova visione d’impresa, moderna e al passo con i tempi.
A coloro che presenteranno un progetto di riconversione, di ristrutturazione nel settore agrituristico e della trasformazione di prodotti,
verrà riconosciuto subito un premio di insediamento che può variare dai trentacinquemila ai cinquantamila euro a seconda della zona di intervento.
Requisiti fondamentali del bando sono l’impegno nella conduzione dell’attività per almeno otto anni e l’acquisizione della qualifica di imprenditore agricolo professionale, ottenuta dopo tre anni, con l’aiuto di eventuali corsi gratuiti.
Meno burocrazia e procedure semplificate anche per quanto riguarda la presentazione delle richieste dove il richiedente può, con un’unica domanda, ottenere diversi finanziamenti a seconda del progetto presentato.
Gli interessati possono presentare domanda fino al 21 dicembre.
Per coloro che, per qualsiasi motivo non riescano a superare i requisiti del bando, potranno cogliere nei mesi successivi un’ulteriore opportunità offerta dal PSR.
Una sfida importante, un investimento sul futuro ed un’occasione che l’amministrazione regionale ha voluto lanciare per avviare anche un ricambio generazionale.

Cristiana Guerra

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