Ortopedia, dal 20 ottobre le urgenze ortopediche si concentrano sul San Salvatore

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PESARO – L’obiettivo è garantire l’intervento chirurgico nelle 48 ore. A Fano si concentra il programmato, che rappresenta il 70% dell’attività

Maria Teresa Montella ha presentato, con qualche giorno di anticipo, il nuovo modello organizzativo dell’attività di Ortopedia, un modello che coinvolge non solo gli ortopedici, pure gli anestesisti e i medici di pronto soccorso. E lo fa con i dati in mano: “Le fratture tra San Salvatore e Santa Croce sono circa 1500 l’anno – spiega il Direttore sanitario degli Ospedali Riuniti Marche Nord -. La nuova realtà aziendale è per noi una sfida, volta a migliorare la qualità del servizio, i giorni di degenza e ridurre drasticamente i tempi di attesa degli interventi per fratture, soprattutto quelle al femore”.

Dal 20 ottobre parte la sperimentazione: tutte le fratture saranno centralizzate sull’ospedale di Pesaro con l’apertura delle sale operatorie dalle 8 alle 20. “Questo modello organizzativo, già attuato in altre strutture ospedaliere italiane – continua Montella -, consente di concentrare le urgenze ortopediche che prevedono l’intervento chirurgico in un solo ospedale aumentando la casistica e l’esperienza professionale di tutta l’equipe medica. Se il soggetto è giovane, ad esempio con una frattura alla spalla e con una previsione di dimissione rapida, resta al San Salvatore. Se il soggetto è anziano, con una frattura del femore (circa 400 nel 2013), in 3° o 4° giornata verrà trasferito a Fano dove ci sono importanti competenze internistiche, geriatriche e di medicina riabilitativa. La separazione dell’attività di urgenza da quella programmata consente di evitare che l’una intralci l’altra. Il trasferimento dei pazienti orto-geriatrici a Fano, in 3-4 giornata, consentirà una presa in carico del paziente nel post intervento con una competenza clinica più appropriata grazie alla presenza di medici internisti/geriatrici e di medicina riabilitativa. Una sperimentazione che durerà circa 10 giorni e che ci consentirà di rodare il nuovo modello”.

E continua: “Per garantire l’intervento nelle 48 ore è necessario separare i percorsi di ortopedia programmata maggiore, traumatologia e Day Surgery. Se a Pesaro verranno centralizzate le fratture, su Fano si concentrerà il Day Surgery con interventi in artroscopia”. Poi un po’ di numeri: “I ricoveri ordinari nel 2013 sono stati 2.022, compresi i 1446 dimessi dopo la frattura, e a cui si aggiungono i 584 interventi di Day Surgery. Con questa nuova organizzazione, contiamo di aumentare quest’ultima attività che nella maggior parte delle strutture ospedaliere rappresenta il 70% dell’attività ortopedica”. Non solo: “La vera sfida è soprattutto culturale. Dobbiamo trattare tutte le fratture come se fossero urgenti perché è ampiamente documentato che prima entri in sala operatoria, prima comincia il percorso di recupero, soprattutto nei pazienti anziani.

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  1. Un bellissimo PERCORSO AD OSTACOLI per una persona con una frattura ad una gamba: soccorso dal 118, trasportato al pronto soccorso di Fano con tutte le buche delle strade che conosciamo, spostato sulla barella del pronto soccorso, inviato in radiologia; per l’rx spostato sul lettino radiografico, ritorna in pronto soccorso con la barella del pronto soccorso, a questo punto se c’è una frattura verranno chiamati: infermiere, ambulanza privata più autista privato. Bene, il paz. verrà spostato di nuovo sulla barella di questa ambulanza e verrà trasferito a Pesaro percorrendo altri 15 KM con una gamba rotta per le fantastiche strade di Fano e Pesaro. A pesaro forse arriverà direttamente nel suo letto per poi operarsi ma non vi preoccupate verrà di nuovo riportato a Fano in terza o quarta giornata dall’intervento!!!!!!!! Complimenti……

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