Oasi Confartigianato: “Gli Operatori Balneari di Metaurilia sanzionati ingiustamente”

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FANO – “Come è ampiamente risaputo nella spiaggia di Metaurilia, caratterizzate dalla presenza di scogliere radenti, i clienti degli stabilimenti balneari sono costretti a prendere il bagno in mare aperto al di là delle barriere frangiflutto; di conseguenza gli operatori balneari, previi accordi verbali, con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Fano, hanno sempre sistemato la postazione di avvistamento per il salvataggio a mare sopra le scogliere in modo tale da avere una visione ampia e completa dello specchio acqueo in mare aperto ed anche delle “pozze d’acqua” ubicate tra le scogliere stesse e gli arenili.
Senonchè l’Autorità Marittima, durante la stagione 2011, ha rilevato l’ovvia assenza delle torrette di avvistamento in quanto sostituite, come negli accordi verbali, dalle postazioni di avvistamento posizionate sopra le scogliere, comminando, inspiegabilmente, agli operatori balneari sanzioni amministrative di 1.032 Euro!
Dopo l’elevazione dei verbali il Comandante della Circomare di allora ed il Comandante dei Vigili Urbani siglarono un accordo scritto con gli operatori interessati che prevedeva la sostituzione delle torrette con le postazioni sopra le scogliere; ciò a dimostrazione del fatto che le soluzioni, da sempre adottate dagli operatori di Metaurilia, concordate verbalmente con la stessa Circomare, erano le uniche ritenute idonee ed adeguate a salvaguardare la sicurezza e la vita dei bagnanti.
Di conseguenza Oasi Confartigianato evidenzia come il comportamento dei propri associati sia stato irreprensibile e finalizzato a salvaguardare, nella sostanza, la sicurezza delle persone; nel contempo Oasi esprime profondo rammarico per il fatto che l’Autorità Marittima, nel contro dedurre agli scritti difensivi degli operatori, non abbia riconosciuto le loro sacrosante ragioni inducendo, di fatto, il Comune di Fano a procedere alla notifica dei verbali.
Agli operatori balneari di Metaurilia, già penalizzati dall’assenza di strutture ricettive, dal fenomeno erosivo e da tante altre problematiche ancora irrisolte, non rimane altro che inoltrare ricorso presso il Giudice di Pace; nell’occasione si dimostrerà che le torrette erano state sostituite dalle postazioni di avvistamento sopra le scogliere e che, pertanto, gli operatori avevano già adottato da tempo quella soluzione che poi è stata formalmente concordata con Capitaneria e Comune”.

Oasi Confartigianato Fano

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