Musica: cinque minuti d’applausi per il debutto dell’ Elisir d’amore a Fano

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ANCONA – Cinque minuti di applausi hanno accolto ieri sera al Teatro della Fortuna di Fano il debutto dell’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti, prima produzione della neonata Rete lirica delle Marche, che raccoglie i Teatri di Fano, Fermo e Ascoli Piceno. Musica protagonista nella regia di Saverio Marconi, che rielaborando un allestimento dell’opera presentato allo Sferisterio di Macerata nel 2002, colloca l’orchestra sul palco, mentre coro e cantanti entrano in scena dalla platea. ”La storia di Elisir – ha spiegato Marconi – è bellina, ma è pur sempre una storiellina, ciò che la esalta è la musica ed è giusto quindi che l’orchestra sia in scena”. Questa appare racchiusa in una scatola azzurra, come gli abiti degli orchestrali, con al centro un pianoforte che fa da fondale, utilizzato per i recitativi. In questo modo i cantanti, nei costumi dell’epoca della composizione (1832 la prima di Elisir al Teatro della Canobbiana di Milano), che seguono il direttore d’orchestra attraverso due monitor televisivi fissati sui palchi laterali, risultano molto vicini al pubblico, a sua volta totalmente coinvolto nella rappresentazione: una scelta che infonde fluidità e velocità alla recita. Lame di luce provenienti dai riflettori illuminano di volta in volta i singoli strumenti e i cantanti protagonisti della scena ”ritagliati – dice Marconi – come figurine che compongono un teatrino”. In questo contesto si dipana la storia della bella e capricciosa fittavola Adina e del suo timido e impacciato pretendente Nemorino, che per conquistarla, strappandola alle avance del vanaglorioso sergente Belcore, ricorre al filtro magico (in realtà una bottiglia di Bordeaux) del truffaldino venditore ambulante Dulcamara. Per acquistare il prezioso elisir, Nemorino non esita a firmare un patto con Belcore per partire con la sua guarnigione, ma Adina, scoperto l’inganno e compreso l’amore di Nemorino, nel frattempo diventato milionario per un’eredità, riacquista l’atto e gli dichiara il suo amore, mentre tutti inneggiano ai miracolosi effetti dell’elisir. Efficace e capace di legare con scorrevolezza e vivacità i vari elementi della scena grazie alla sua versatilità, la direzione d’orchestra di Francesco Lanzillotta sul palco della Form. Mihaela Marcu, frizzante, sensuale, e molto brava nel rendere nella recitazione tutte le sfumature del carattere della protagonista, è un’Adina convincente anche dal punto di vista vocale, dotata di voce morbida e tornita in grado di svettare sicura negli acuti. Antonio Poli è un Nemorino giovane, simpatico e perfettamente in ruolo, dotato di una voce ampia, ricca di sfumature e colori. Andrea Concetti, sempre perfetto nella sillabazione, sa infondere nel personaggio di Dulcamara tutta la sua consumata esperienza interpretativa e canora, come Bruno Taddia, un veterano nel ruolo, in parte dall’inizio alla fine. Convincente anche l’interpretazione della giovane Sara De Flaviis, nelle vesti di Giannetta, come quella del Coro del Teatro della Fortuna ‘M Agostini’, guidato da Mirca Rosciani. Costumi di Carla Accoramboni, scene di Gabriele Moreschi. Si replica domani a Fano, il 19 e 21 marzo al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, e il 15 e 17 ottobre al Teatro dell’Aquila di Fermo.

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