MARCHE – Il fenomeno della mucillagine che sta colpendo nuovamente il litorale marchigiano desta forte preoccupazione tra pescatori, operatori turistici e cittadini come dichiarano anche gli organi di stampa. Eppure, a fronte di un problema ambientale e socio-economico così rilevante scoppiato lo scorso anno, la Regione Marche continua a tacere.
A denunciare l’inspiegabile immobilismo dell’amministrazione regionale è nuovamente la consigliera Micaela Vitri che già lo scorso anno aveva lanciato appelli pubblici e richieste formali di intervento al Presidente Acquaroli. “Mi domando, passato un anno dall’impegno di ristori assunto dalla Giunta regionale e capito l’impatto del danno economico, che fine hanno fatto i ristori – dichiara Vitri? Perché non sono stati corrisposti a chi ha subito danni accertati? Visto che contributi e bandi specifici per le mucillagini sono in capo alla Regione perché, con la stagione estiva alle porte, non è ancora stato previsto nulla? Preciso che nella seduta del 17 settembre 2024 rispondendo alla interrogazione di cui ero firmataria e su cui sono intervenuta in aula l’Assessore delegato ha dichiarato: “(…) i primi di agosto abbiamo convocato il tavoli regionale della pesca con le associazioni di categoria (…) abbiamo condiviso la strategia di monitorare costantemente di danni provocati (visto che la mucillagine si è estesa a macchia di leopardo) (…) ho scritto al CNR per avere un monitoraggio più scientifico e ci è stato risposto che alla fine della stagione delle mucillagini sarebbero arrivati i dati (…) ipotesi di chiedere lo stato di calamità che prevede dei danni certificati del 30% in meno del fatturato sull’anno precedente e quindi può essere verificata a fine stagione (…) ho dato scadenza per accertare i danni il 20 settembre perché il 24 settembre (in occasione del G7) abbiamo un incontro con il Ministro Lollobrigida e in quella circostanza, con i dati economici e scientifici acquisiti, farò un intervento di richiesta di sostegno al Ministro.”
“Non è accettabile – afferma Vitri – che un fenomeno evidentemente ciclico, oramai prevedibile, venga ancora una volta sottovalutato e che, a quasi un anno dal disastro mucillagini, regni ancora il silenzio da parte della Regione. Una situazione che ‘non è affatto un ricordo per i nostri pescatori’ ma un problema gravissimo: ‘non esageriamo quando diciamo che la piccola pesca è quasi alla canna del gas, ormai a ridosso dell’avvio della stagione estiva’ come dichiara il Presidente di Coldiretti Pesaro e Urbino. Inoltre in poco meno di un anno a causa dei cali di lavoro si contano nel nostro tratto di mare almeno una decina di unità in meno. A questo si aggiungono le mancate entrate dello scorso anno e i costi della riparazione dei danni alle reti da pesca e alle eliche.”
“La Giunta regionale deve provvedere subito – continua Vitri – recuperando il ritardo dello scorso anno e fermare la situazione che denuncia il responsabile del settore pesca della Lega Coop Marche : la fuga dal mestiere, un fenomeno già presente negli ultimo 15 anni ma che potrebbe aggravarsi irrimediabilmente. E il dramma si sta riscaricando anche sui ristoratori fino ad arrivare ai clienti. Ripeto quello che ho dichiarato lo scorso anno: di fronte al fenomeno della mucillagine la Giunta Acquaroli non deve alzare bandiera bianca, ma dare una risposta al grido d’allarme dei settori interessati tra cui quello dei pescatori. Ricognizione del fenomeno della mucillagine, stato di calamità, indennizzi per i lavoratori del comparto pesca e turismo balneare, nonché pianificazione di interventi urgenti per gestire il fenomeno. Va ricordato soprattutto che la Regione deve sempre avere un fondo per le emergenze. Ma a questo punto il Presidente Acquaroli deve superare le timidezze e attivarsi con forza verso il Ministero dell’Agricoltura per garantire il fondo di solidarietà della pesca.
Nell’annunciare nuove iniziative nelle prossime settimane, incluse interrogazioni consiliari e incontri con le realtà locali per ottenere finalmente risposte concrete la Consigliera Vitri conclude affermando: “Occorre un’assunzione di responsabilità immediata. E’ necessario attivare fondi straordinari e affrontare il problema alla radice: la Regione non può continuare a ignorare le richieste di chi vive e lavora lungo le nostre coste.”