Movimento 5 stelle: “La Fano dei Bambini … che non c’è”

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In queste settimane si sono susseguite, sui media e sui giornali, comunicazioni di anniversari, incontri pubblici, annunci che “siamo sulla strada buona”, che “il progetto è stato riavviato” per Fano Città dei Bambini.
Spiace dirlo, ma in due anni di Seri (che si è tenuto la delega per questa importante azione), nulla è stato fatto. Forse la situazione è ancor più peggiorata.
Come lo chiamereste voi, se non “fallimento”, vedere un “parco del campo di aviazione” come se fosse la savana, l’iniziativa “a scuola ci vado da solo” con i cartelli lasciati lì come cimeli e che sono diventati superfici per scritte stile murales (vedi foto)? E il tanto decantato ultimo tratto dell’interquartieri? Strisce di strade a scorrimento veloce che hanno distrutto il quartiere pilota del progetto, originariamente a misura di bambino e modello per Fano, dove barriere antirumore sovrasteranno l’asilo in viale Italia (vedi foto), dove le poche zone verdi rimaste e i campetti da gioco vengono fagocitati dalle ruspe per le colate di cemento stradali.
Per non parlare della completa assenza, ad oggi, di un progetto di revisione della città, che parta dalla revisione dei percorsi pedonali e ciclabili, dalla pedonalizzazione degli spazi, dalla disponibilità e cura di parchi, aree verdi e spazi comuni.
Caro Sindaco, non bastano la passerella della Boldrini, qualche promessa ai fondatori di questa esperienza, la chiusura di Viale Gramsci per un giorno o far riaprire il bar ai Passeggi, per dire che Fano Città dei Bambini è ripartita.
Malgrado la buona volontà e disponibilità dei cittadini, associazioni e dipendenti comunali, dopo due anni nulla è cambiato, e non si vede nemmeno il barlume di azioni coraggiose mirate a ripensare questa città, perché possa davvero diventare una città a misura di bambino.
Neppure il Consiglio dei Bambini ha potuto recuperare la dignità autenticamente politica che gli spettava secondo le intenzioni originarie, come prezioso strumento utile ad adeguare strutturalmente la filosofia di governo della città alla visione del bambino, ma continua ad essere utilizzato dall’Amministrazione una volta all’anno per cercare di dimostrare, almeno mediaticamente, la propria vicinanza alle mere esigenze di protezione di quella che viene ritenuta (e trattata) come una categoria socialmente debole.
Purtroppo la realtà è che stiamo abituando i nostri bambini al peggio della politica: riunioni, assemblee, discussioni, passerelle, annunci. Ma niente fatti e niente di quello che il Sindaco aveva promesso in campagna elettorale.
Facciamo sì che nei prossimi tre anni della Giunta Seri, qualcosa cambi veramente.

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