Mondavio, successo senza precedenti per la 59esima rievocazione storica ‘Caccia al Cinghiale’

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MONDAVIO – Oltre 4mila persone nei tre giorni dell’evento, 75 ospiti al banchetto in costume, 170 commensali al bivacco, oltre 2500 biglietti staccati nella sola giornata di Ferragosto, 350 tra figuranti, artisti, soci della pro loco che hanno animato l’evento.
Sono i numeri dell’edizione 2018 della Rievocazione storica della Caccia al Cinghiale di Mondavio.
“Un successo che ci lascia soddisfatti – spiega Claudio Goffi, presidente della pro loco – e che è servito da prova generale in funzione del 60esimo anniversario che celebreremo nel 2019.”
Il 13 agosto è stato il giorno del banchetto rinascimentale che ha ospitato 75 persone che hanno indossato i ricchi abiti rinascimentali per partecipare alla cena e agli spettacoli di giullari, saltimbanchi e danzatrici che si sono succeduti tra le sfarzose tavolate allestite all’interno del chiostro francescano. Contemporaneamente al banchetto, nel fossato della Rocca Roveresca, è stato allestito il bivacco, conosciuto anche come “pranzo del popolo e dei soldati”, che ha ospitato 170 commensali in un ambiente militaresco, allietato da musici, giullari, esercitazioni di tiro con l’arco e balestra.
Grande successo per il tradizionale spettacolo teatrale di suoni e luci (organizzato dalla pro loco e con la regia di Ultrasound eventi) che ha illuminato l’imponente Rocca con proiezioni di video mapping entusiasmanti, per poi chiudere col tradizionale gioco pirotecnico che ha lasciato tutti col fiato sospeso.
“Il successo conferma la validità della formula – continua Goffi – con gli spettacoli itineranti e lo show finale di suoni e luci, che si è confermato al livello di quanto fatto vedere finora al pubblico che abbiamo ospitato. Ci prepareremo al meglio al 60esimo, con la conferma di un piano di sicurezza che non ha evidenziato alcuna criticità”.
Di grande qualità e all’insegna del divertimento tutti gli spettacoli allestiti dalla pro loco: suspense e giocoleria con Shezan Il Genio Impossibile che ha sorpreso il pubblico grazie alla sua arte magica e le sue abilità, risate e simpatica col frate ciarlatano Pier Paolo Pederzini e le sue rime irriverenti, i ritmi infuocati da battaglia dei tamburi medievali di Brisighella, i sorprendenti mangiafuoco del gruppo storico “Corte Malatestiana di Gradara”, per non dimenticare i tre istrionici giullari del gruppo Acrobati del Borgo che hanno ‘disturbato’ il regolare andamento delle tre giornate. Il tutto in una gigantesca macchina del tempo che ha coinvolto grandi e bambini e che dà appuntamento al 2019.

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