Marche, ecco la legge in materia di gioco d’azzardo

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Continuano a crescere i dati riferiti al gioco nel nostro paese: negli ultimi 12 mesi il 54% degli italiani ha giocato almeno una volta per un totale di oltre 16 milioni di giocatori d’azzardo senza troppa distinzione di età. Un comparto che prosegue nella sua espansione (segno evidente che gli italiani lo amano particolarmente) e che per questo necessita di attenzioni anche da parte del legislatore. Se ne sta parlando molto in queste settimane in Italia con particolare riferimento soprattutto alla regione Marche. Qui, ad agosto 2017, è stata approvata una norma che va a occuparsi di prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network.  Fulcro della normativa, il divieto di installare slot machine in luoghi sensibili delle città: si parla in particolare di scuole, poste e banchee compro oro. Un tentativo di legiferare per meglio inquadrare l’argomento gioco con massimo riguardo per le slot; che restano gli strumenti più utilizzati dagli appassionati di gioco.

Regolamentare per offrire servizi più qualitativi: è l’esigenza che sta portando anche tanti appassionati di slot machine a rivolgersi alla rete. Proprio sul web ormai si concentra la maggior parte delle attenzioni e buona parte del flusso di giocate. In tutti i casino online si può giocare alle slot machine e, date le leggi restrittive, oggi il gioco online è certamente più controllabile rispetto al quello fisico, soprattutto con riferimento ai casino legali ovvero quelli provvisti di licenza AAMS. Pertanto è sempre consigliabile quantomeno far riferimento soltanto a quei casino online che propongono slot machine in regola con le normative vigenti.

Ecco perché in tutte le regioni italiane sta aumentando l’esigenza di una normativa per regolare il fenomeno del gioco d’azzardo. E da questo punto di vista le Marche rappresentano una realtà all’avanguardia visto che gli ultimi provvedimenti intrapresi hanno generato una serie di migliorie e passi avanti.
Più nello specifico è il tema della formazione che fa delle Marche una regione da guardare con attenzione: una serie di iniziative e
programmi sui rischi del gioco d’azzardo per formare l’utente e incanalare il desiderio di gioco entro una cornice più sicura.

Quella della regione Marche è una legge che segue, in ordine di tempo, una già approvata dall’Abruzzo nel mese di luglio. Lì si è andati a prevedere l’istituzione di un Osservatorio finalizzato a monitorare il gioco d’azzardo patologico coinvolgendo in prima persona esercenti, ospedali, studenti, docenti e famiglie.
Un approccio informativo quindi, come anche nelle Marche; e in questa fase storica la differenziazione principale sembrerebbe essere proprio questa. Se da un lato ci sono le pressioni del Governo centrale finalizzate soprattutto ad abbattere il numero delle slot tagliando il problema dalla radice; dall’altro le regioni stanno optando per un approccio più soft e inclusivo che implichi un percorso di formazione e informazione per gli utenti.

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