FANO – “Per conquistare disperatamente sempre più visibilità, alcuni politici della finta opposizione, quella di centrodestra, agiscono nella deprecabile convinzione che i cittadini siano facilmente raggirabili. Noi invece crediamo che, al limite, siano solo un po’ smemorati: per questo vogliamo cercare di mettere ordine e di aiutarli a districarsi nel caos mediatico che sta regnando negli ultimi giorni intorno alla scottante questione della sanità locale.
“Fano ed il suo territorio adiacente hanno il diritto sacrosanto di avere un ospedale, anche in un percorso diverso dall’azienda unica. Il Santa Croce deve mantenere tutti i suoi reparti, non abbiamo più tempo da perdere immaginando ospedali nuovi o localizzazioni fantasiose”: così tuona sui giornali il consigliere regionale Carloni. Per caso si tratta dello stesso Carloni già assessore alla sanità ai tempi di Aguzzi e poi coordinatore del PDL fanese che isolò completamente D’Anna nella battaglia a difesa del Santa Croce mettendolo in condizione di lasciare il partito nel 2011? Si tratta dello stesso Carloni che, con un’abilissima mossa di trasformismo degna dei politici più scafati, dopo 5 anni in Regione all’opposizione di Spacca cambiò diametralmente casacca e si candidò a supporto della rielezione di quest’ultimo come governatore? Ci permettiamo sommessamente di far notare che Spacca insieme al fido Mezzolani è stato il principale promotore dell’Azienda Marche Nord e dell’ospedale unico provinciale, nonchè primo responsabile del depauperamento del Santa Croce.
Non soddisfatto, il coerente Carloni esorta tutti i consiglieri comunali a votare, nell’imminente seduta monotematica sulla sanità, l’ordine del giorno del Sindaco alla cui stesura il carloniano Garbatini (teoricamente ascrivibile all’opposizione di Seri), in uno slancio di disinibizione, si vanta sulla stampa di aver contribuito insieme al centrosinistra e nel quale si accetta ancora il progetto dell’ospedale unico, mentre non si fa cenno all’abrogazione di Marche Nord.
Stendiamo un velo pietoso anche sul resto della fantomatica opposizione cittadina: Aguzzi, Delvecchio e Santorelli oggi fanno la voce grossa reclamando il ripristino del reparto di chirurgia generale h24, che rende un ospedale degno di questo nome e in mancanza del quale chi si rivolge al pronto soccorso di Fano per un intervento deve essere trasferito a Pesaro. Peccato che proprio quando questi signori erano al governo della città, acconsentirono all’istituzione dell’Azienda Marche Nord (che non aveva motivo di esistere se non per mantenere lo status aziendale a favore del San Salvatore) e alla conseguente divisione funzionale dei presidi ospedalieri per cui a Fano sarebbero rimaste le specialità mediche, mentre quelle chirurgiche sarebbero migrate a Pesaro, alla faccia della pari dignità sempre decantata!
Ma soprattutto dove erano tutti questi riscoperti paladini del Santa Croce quando il Movimento 5 Stelle, unica forza politica insieme a Giancarlo D’Anna, presentavano mozioni di iniziativa popolare a difesa del nosocomio fanese, innumerevoli documenti e proposte per contrastare in maniera netta l’ospedale unico e la spoliazione del Santa Croce? Semplice: erano in consiglio comunale a votare contro, mentre spesso votavano molto volentieri insieme al centrosinistra (che affettuosamente ricambia riservando loro l’appellativo di opposizione responsabile).
La decenza politica e la dignità personale imporrebbero a questi esponenti di passare il turno e farsi da parte. Visto però che questo non succederà mai, confidiamo nell’intelligenza dei cittadini, che di certo deluderanno chi vede in loro solo un serbatoio elettorale facilmente manipolabile. Votiamoli via!”.
I consiglieri comunali del gruppo “Movimento 5 Stelle – Fano”
Marta Ruggeri, Roberta Ansuini, Hadar Omiccioli