PESARO – Trasporto pubblico locale, è muro contro muro tra sindacati e dirigenza dell’Ami Spa. E’ stato infatti proclamato uno sciopero dei dipendenti dell’azienda di trasporti della provincia di Pesaro Urbino per lunedì 14 dicembre. L’astensione dal lavoro sarà di 4 ore, dalle ore 11.30 alle 15.30.
Lo annunciano le segreterie provinciali delle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl e Unione sindacale di base.
L’astensione dal lavoro arriva dopo la dichiarazione dello stato di agitazione, proclamato il 23 novembre e in seguito all’esito negativo dell’incontro in Prefettura a Pesaro che si è tenuto il 27 novembre, tra i rappresentanti dei lavoratori, dell’Azienda e della Direzione provinciale del lavoro. Nonostante la mediazione della Prefettura, i sindacati hanno deciso lo sciopero poiché, affermano, “Tutte le nostre richieste sono stare respinte e 35 posti di lavoro sono a rischio”.
I sindacati hanno portato al tavolo della mediazione varie questioni.
In primo luogo, oltre alla salvaguardia dell’occupazione, l’abbattimento degli straordinari, la corretta applicazione del contratto di lavoro nazionale e il corretto utilizzo dei dipendenti part-time che il sindacato, senza mezzi termini , definisce “sfruttarti” da Ami spa.
E ancora il riequilibro di Ami all’interno di Adriabus e una efficace lotta all’evasione tariffaria giunta a dei limiti “inaccettabili”.
Questo significa incrementare il personale addetto al controllo. Una duplice funzione: obliterazione dei biglietti e maggiore sicurezza per lavoratori e cittadini utenti del servizio di trasporto.
“Il costo di questa operazione di incremento della sicurezza e lotta all’evasione tariffaria– precisano i sindacati – è stata formulata tenendo conto del bilancio complessivo dell’azienda che ci risulta essere in attivo”.
Ma i nodi del trasporto pubblico locale sono ancora tutti da sciogliere. Infatti, incalzano i rappresentanti dei lavoratori, “con questo sciopero chiediamo all’azienda un utilizzo dei lavoratori garantendo loro occupazione e stipendi, ed evitando nuovi strumenti del mercato del lavoro che sarebbero stati usati in modo assolutamente improprio.
Sono richieste legittime, sostengono- ma l’azienda ha deciso incomprensibilmente di respingerle in toto”. Da qui la decisione di astenersi dal lavoro per quattro ore, nel rispetto delle norme che regolano il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Ufficio stampa Cgil Pesaro Urbino