Lucia Tarsi, “la non-festa nel non-parco”

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FANO – Potrebbe sembrare un gioco di parole, ma ciò che è successo il 2 giugno, in occasione della
annuale Festa del Parco, sarebbe degno dell’inventiva di Lewis Carroll , l’autore di “Alice nel paese
delle Meraviglie”: una “festa”, se così si vuol chiamare, che non solo ha visto la presenza di un
esiguo numero di festeggianti, ma che è stata realizzata in mezzo ad un prato dove, tra erba
incolta alta almeno 50 cm e sporcizia di vario genere, più che celebrare il futuro Parco Urbano si
stava celebrando l’attuale stato di incuria e degrado in cui versa il verde pubblico di tutta la nostra
città, non solo quello della zona aeroporto.
Eppure la situazione di degrado del verde urbano in città è così eclatante da spingere gli stessi
consiglieri di maggioranza a farsi promotori, in più di una occasione, di interpellanze e solleciti
verso la loro stessa giunta a farsi carico del solito problema: la mala gestione del verde pubblico.
Eppure agli attuali amministratori che vivono nel quartiere Vallato non può essere sfuggito lo stato
di sporcizia e di incuria della zona in cui avrebbe dovuto svolgersi la festa.
Tant’è, ormai la NON-festa si è fatta, in mezzo ad un NON-parco, con vari NON-festeggianti delusi
e amareggiati, operatori economici inclusi.
Per noi di Fano Città Ideale questa è stata una soltanto delle tante situazioni in cui si evidenziano
comportamenti a dir poco incoerenti e contraddittori da parte dell’attuale maggioranza: da un lato
la sollecitazione frequente, e condivisibile, a farci carico dei beni comuni in qualità di cittadini che
amano la loro città; dall’altro, il verificarsi continuo di situazioni in cui l’amministrazione comunale
non si dimostra altrettanto attenta a promuovere, con il suo esempio, la giusta sensibilità su temi
importanti come quello dell’amore per il verde e per l’ambiente.
Viene il sospetto che tutta l’attenzione per il costruendo parco urbano sia vissuta da qualche
esponente della maggioranza in maniera puramente strumentale, con il solito scopo di raccogliere
consenso elettorale e nulla più.

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