Lucia Tarsi. Ferrovia Fano – Urbino: un’occasione da non perdere

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FANO – A conferma del fatto che quanti si sono spesi in questi anni per il recupero della Ferrovia FanoUrbino non erano dei nostalgici visionari ma persone dotate di senno e di lungimiranza, il 2 agosto di quest’anno la Commissione Lavori Pubblici del Senato ha finalmente approvato in sede legislativa la proposta di legge per ” l’istituzione delle ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico e archeologico”, atto conclusivo di un iter legislativo che si è concluso con un voto all’unanimità, quindi con il consenso trasversale di tutte le forze politiche. L’attivismo di questi anni dell’Ass. Ferrovia Valle del Metauro, fatto di passione e dedizione, sostenuto da pochi e avversato da molti, vede finalmente raggiunto un importante risultato: il riconoscimento ufficiale che la tratta ferroviaria Fano-Urbino riveste un’importanza strategica perché insiste su un territorio, la valle del Metauro, di grande rilevanza sia naturalistica che culturale, così come previsto dalla nuova legge. Noi di “Fano Città Ideale” esprimiamo la nostra grande soddisfazione per questo risultato, anche se esso rappresenta solo la prima tappa di un percorso che si preannuncia ancora lungo; la problematica della salvaguardia della tratta Fano-Urbino contro i tentativi di smantellamento motivati da interessi speculativi è già stato uno dei cardini del programma elettorale della lista “D’Anna Sindaco”, rafforzato dalla presenza in lista dello stesso presidente dell’associazione, il dott. Carlo Bellagamba. A nostro parere il disegno di legge approvato ha avuto intanto una prima conseguenza positiva, dando lo stimolo per attivare in città un ricco dibattito fatto di interventi e di proposte che, pur nella loro varietà e diversa attinenza al testo legislativo, hanno comunque un comune denominatore: quello di sdoganare definitivamente l’idea che la linea ferroviaria Fano-Urbino sia una risorsa determinante per lo sviluppo del nostro territorio. A questo punto è assolutamente importante che il Sindaco della nostra città intervenga in tempi brevi nel dibattito per confermare che quanto già indicato dal disegno di legge, cioè lo stretto legame tra lo sviluppo del territorio e la linea ferroviaria, sia stato recepito dalla sua amministrazione. Al Sindaco Seri chiediamo inoltre quale profilo e quale ruolo intenda assumere la nostra città rispetto ad un progetto che è di rilevanza per un vasto territorio (che vede la presenza di altri attori importanti, come la città di Urbino). Sollecitiamo quindi il nostro Sindaco affinché si attivi per confermare alla Regione Marche la manifestazione d’interesse della nostra città a sviluppare, con il ripristino della linea ferroviaria Fano-Urbino, un progetto innovativo in grado di coniugare la mobilità sostenibile alla tutela ambientale secondo quanto previsto dalla proposta di legge, salvaguardando comunque la destinazione esclusiva dell’intero tracciato ad un utilizzo specificamente ferroviario, turistico o per traffico pubblico locale. Al Sindaco chiediamo infine di approfittare di una così importante occasione per attivare una progettualità per la nostra città che sia in grado di superare l’orizzonte temporale della sua amministrazione, con una visione politica di sviluppo sia economico che sociale del nostro territorio che ci permetta finalmente di uscire dalle melme di una crisi di idee e di progetti che sembra condannare, da anni, la nostra città all’immobilità.

Lucia Tarsi Fano Città Ideale

7 COMMENTS

  1. Vorrei chiedere alla Sig.ra Tarsi ed a tutti gli estimatori della Fano-Urbino quanto segue:
    1) sono a conoscenza del fatto che la linea non è elettrificata e che il vecchio treno era a gasolio?
    2) sono a conoscenza di quanti attraversamenti stradali ci sono nel solo tratto cittadino di Fano?
    3) sono a conoscenza del fatto che almeno fino a Tavernelle la ferrovia è a ridosso delle abitazioni?
    4) quando la tratta era funzionante, hanno mai preso il treno fino a Urbino?

  2. da “estimatore” rispondo si a tutte e 4 le domande.Il mondo va comunque avanti e con esso tecnologia e soluzioni che non necesariamente devono essere quelle del passato. La ferrovia Merano Malles, dove la popolazione aveva legittimi dubbi simili ai suoi, ne è un esempio.

    • per mia curiosità, sono diponibili anche studi di fattibilità ed economici per risanare i ponti e gallerie, rifare le stazioni, eliminare quanti più passaggi a livello possibile mediante sottopassi o strade laterali di collegamento e all’automatizzazione di quelli rimasti e, magari, per elettrificare la tratta (ho riassunto quanto fatto dalla provincia autonoma di Bolzano nella tratta da lei citata, info da wikipedia)?
      grazie

    • Interesante articolo anche se le due situazioni non sono proprio analoghe ma io intendevo studi di fattibilità ed economici per la Fano-Urbino, possibilmente non proclami o articoli dove si dice che con qualche milione di euro si ripristina tutto.
      grazie

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