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Lo Scudo Blu della Croce Rossa anche a Santa Maria delle Grazie al Furlo

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FERMIGNANO – Mercoledì primo maggio alle 15.30 presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie al Furlo si terrà la cerimonia di posa dello Scudo Blu della Croce Rossa.

Lo Scudo è il  simbolo internazionale che segnala i beni culturali che devono essere preservati da qualunque azione di guerra che possa provocarne il danneggiamento o la distruzione ed ha anche la funzione di rendere evidente e perfettamente riconoscibile il patrimonio da tutelare, evidenziando la necessità di dedicare attenzione, non solo nei conflitti, ma anche, ad esempio, nel corso di disastri ambientali.

Per l’occasione la Professoressa Anna Fucili, storica dell’Università di Urbino, ha prodotto una ricerca sulla Chiesa e Oratorio di Santa Maria delle Grazie che permetterà ai turisti ed agli intervenuti alla celebrazione di conoscere la storia di questo importante bene presente all’interno del nostro territorio.

Appuntamento, dunque, a mercoledì per la cerimonia di conferimento con aperitivo con accompagnamento musicale di Annalisa Cancellieri, nell’ambito della Settimana di Fermignano per Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024.

“È un onore per la Croce Rossa Italiana di Fermignano sostenere la realizzazione dell’interessante e preziosa ricerca svolta da Anna Fucili -spiega il presidente Edmondo Feduzi-. In occasione della posa del terzo SCUDO BLU “Protezione dei Beni Culturali in caso di conflitto” all’interno della Riserva del Furlo nel comune di Fermignano, la Croce Rossa sezione di Fermignano intende valorizzare appieno l’iniziativa ripercorrendo attraverso la ricerca della Storica Anna Fucili la storia dell’incantevole territorio della Riserva del Furlo. Grazie all’impegno di Croce Rossa e dell’amministrazione comunale ad oggi Fermignano vanta tre luoghi/monumenti da preservare in caso di conflitto armato. Il primo a salvaguardia del Ponte Romano e della Torre Medievale, il secondo a Villa Isola già residenza estiva della Famiglia Bonaventura e dimora di Torquato Tasso luogo in cui scrisse l’Ode al Metauro e il terzo, da quest’anno, la Chiesetta del Furlo Santa Maria delle Grazie e le due gallerie, etrusca e romana. I monumenti simbolo di Fermignano, grazie alla Croce Rossa, sono stati iscritti nella lista dei beni culturali sottoposti a protezione rafforzata in caso di conflitto armato come previsto dalla convenzione Unesco dell’Aja del 1954”.

“Sosteniamo da sempre con convinzione l’iniziativa proposta dalla Croce Rossa Italiana per l’apposizione dello Scudo Blu a protezione dei beni culturali -commentano dal Comune di Fermignano-. La Chiesa, detta comunemente Madonna delle Grazie, è collocata all’imbocco della galleria romana dal lato di Villa Furlo, dove in passato i Romani aveva costruito prima una “Mutatio” e poi una “Taberna” per cambiare i cavalli, far riposare e rifocillare i corrieri e i viandanti che numerosi attraversavano la gola, importantissima per il collegamento tra l’Adriatico e Roma. Il luogo fin dai tempi antichi era infestato da briganti e soggetto da caduta massi. Chi riusciva a salvarsi si fermava nella Chiesina per lasciare un obolo e ringraziare la Madonna. Il Comune di Fermignano, proprietario del bene, che ad oggi è inserito nella Riserva Naturale Statale del Furlo, ha più volte provveduto insieme alla Provincia di Pesaro Urbino ai lavori di manutenzione per consentirne la visita ai numerosi turisti presenti. L’apertura della Chiesetta è resa possibile grazie alle collaborazioni con le Pro Loco del Furlo e di Fermignano nonché l’impegno e la dedizione della dottoressa Simona Sampaolo. La ricerca della Professoressa Fucili è molto importante perché ci permette di comprendere e ricostruire i passaggi e le modifiche intervenute nella storia e arricchisce la conoscenza del Furlo e di un intero territorio”.

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