Lista civica Noi Città: “Cremazione Pubblica a Fano: nuove prospettive di servizi ai cittadini”

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FANO – “Il tema della creazione di un centro di cremazione in territorio fanese era già da diversi anni presente nel dibattito politico locale. Ora che questo progetto sta trovando una sua concretezza, il dibattito politico su di esso si è di nuovo acceso, tanto da portare ad uno scontro diretto tra l’attuale Sindaco di Fano Massimo Seri e l’ Ex Stefano Aguzzi. Proprio durante l’ultimo consiglio comunale, Aguzzi ha colto lo spunto del progetto sulla cremazione a Fano per accusare la giunta ed il Sindaco Seri di scarsa concretezza nella realizzazione di progetti che abbiano come fine primo il bene dei cittadini.”

“Secondo la lista civica Noi Città, invece, mai come oggi il Comune di Fano e la nuova amministrazione stanno agendo per il bene della Città mettendo mano a problemi alquanto spinosi che per anni erano stati si dibattuti ma mai risolti, proprio per la loro complessità e delicatezza. “Finalmente questa giunta sta tentando di sciogliere dei nodi cruciali per Fano “ – afferma Marco Savelli, Presidente di Noi Città- “ quei nodi che sono stati rimandati per anni, paralizzando la nostra Città! Altro che inerzia e immobilismo”.”

“A Fano potrebbe a breve sorgere una nuova Società di Cremazione, costituita totalmente con patrimonio pubblico, in linea con la Federazione delle So. Crem, ovvero le Società di Cremazione senza scopo di lucro, che nate in Italia nel XIX secolo, rappresentano il modello più diffuso nella gestione della cremazione. I soggetti costituenti risulterebbero essere Aset Holding per il Comune di Fano e Marche Multiservizi per il Comune di Pesaro. L’unica incertezza riguarda la scelta dell’ Amministratore delegato della Società, il quale potrebbe provenire dal Comune di Fano, così come dal Comune di Pesaro. In questo secondo caso è stato contestato il fatto che Marche Multiservizi è al 40 % di proprietà del Gruppo Hera, che è a tutti gli effetti una Società privata. Vogliamo però far presente all’ex – sindaco- che la maggioranza del suo capitale e’ pubblica (comuni e province dell’Emilia Romagna, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia). Inoltre all’interno di questa società ci sono numerose figure manageriali capaci e preparate, che potrebbero gestire al meglio la nuova realtà del servizio di cremazione. Quindi anche la presenza di un soggetto terzo a capo della Società che nasce non è affatto da interpretarsi come aspetto negativo; semmai può rappresentare la garanzia che non sia la politica a gestire, bensì figure dotate di maggior esperienza e di più ampie visioni. Si avrebbe quindi garanzia della pubblica proprietà ma anche una maggior professionalità nella gestione amministrativa, per evitare l’esito disastroso di società pubbliche mal gestite, quali Alitalia e Trenitalia oramai solo piene di debiti. Quello che può dunque prospettarsi in territorio fanese è un’opportunità più che mai utile e moderna. “ Non dobbiamo perdere altro tempo in chiacchiere” – conclude Savelli- “la prospettiva di creare un centro di cremazione rappresenta davvero una grande utilità per i cittadini fanesi che così non dovranno più andare fuori Regione per usufruire di questo servizio. Qusto servizio fra l’altro si atterrebbe a costi fissi e prestabiliti a livello ministeriale. Senza contare che così si andrebbe anche a snellire la gestione faticosa degli spazi sempre più ridotti all’interno dei nostri cimiteri”.”

“Noi Città auspica che questo sia un altro passo verso il cambiamento e l’ammodernamento nella gestione dei servizi pubblici a Fano che la fusione prossima fra le due Aset porterà con sé. Sicuramente per far si che la nostra municipalizzata possa continuare ad esistere e non rischiare di scomparire, come indicato nei piani di riduzione delle municipalizzate, dettati dal governo Renzi. Affinché questo non avvenga siamo favorevoli all’ampliamento della rosa dei servizi offerti da Aset. Noi ci auguriamo che come è bene che restino pubblici l’acqua e la gestione della raccolta differenziata, anche il servizio di cremazione o altri servizi, quali la gestione del patrimonio pubblico e storico della nostra Città, rimangano beni pubblici a favore dei cittadini, per una prospettiva di vita nuova e moderna.”

Da Noi Città

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