Italiani al voto per 7 Regioni, ma molti disertano

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MACCHIA  – Il bel tempo e il ponte del 2 giugno, ma soprattutto una tendenza che va ripetendosi ormai da qualche tempo, hanno spinto gli italiani a disertare le urne, come dimostra quel 36,6% di rilevazione alle 19: è probabile che alla fine la metà degli elettori abbia scelto di non votare. Alta invece è stata l’adesione degli immigrati alla campagna ‘l’Italia sono anch’io’, l’iniziativa per sensibilizzare le istituzioni sull’urgenza di modificare la legislazione e dare il voto agli oltre 5 milioni di stranieri residenti in Italia. Nelle sette regioni – Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria e Puglia – e nei 512 Comuni chiamati a rinnovare l’amministrazione locale, non si sono registrati problemi particolari. Unica eccezione il seggio allestito nella scuola ‘Kassel’ di Firenze: due schede siglate ma non timbrate sono state trovate nel giardino dell’istituto dove sono allestite sei sezioni elettorali. Immediati i controlli da parte della Digos e le operazioni di voto sono state bloccate per circa 45 minuti. E c’è da registrare anche il suicidio di un candidato alle elezioni comunali: si tratta di Federico Cerutti, un giovane di 27 anni, brillante ricercatore all’università di Pavia, che era candidato consigliere a Vigevano. Ieri sera si è impiccato nella sua abitazione, dopo aver scritto sulla sua pagina facebook un messaggio d’addio in cui parlava di depressione e solitudine. Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese, ha votato a Pontassieve: il premier è andato a piedi al seggio allestito nella scuola De Amicis, dove ha salutato tutti gli scrutatori e il presidente. Lungo il percorso è stato applaudito da alcuni passanti. Applausi anche per Silvio Berlusconi a La Spezia, dove l’ex premier ha trascorso la mattinata con il candidato di Fi Giovanni Toti. Il Cavaliere, dopo aver pranzato con alcuni sindaci dello spezzino, Francesca Pascale e lo stesso Toti, ha fatto ritorno ad Arcore. “Ciao sindaci, fate i bravi” ha detto prima di lasciare la Liguria. Voto in Liguria anche per Beppe Grillo, che è arrivato al seggio di Sant’Ilario con la moglie in sella ad uno scooter. “Di Maalox ho sempre una scorta dietro – ha detto riferendosi al farmaco che prese dopo le Europee quando il Pd superò il 40% – ma sono ottimista, oggi è una bella giornata e la nostra Alice Salvatore può vincere”. Mattinata al seggio anche per i candidati in Campania: Valeria Ciarambino, del M5S, ha votato a Pomigliano d’Arco, accompagnata dal vicepresidente della Camera Luigi di Maio; Vincenzo De Luca ha espresso invece la sua preferenza nel liceo ‘Da Procida’ a Salerno, con i figli Piero e Roberto mentre il governatore uscente Stefano Caldoro ha votato con la moglie e la figlia nel liceo ‘Tito Lucrezio’ a Napoli. “La democrazia ha un nemico e si chiama astensione” ha detto il ‘ribelle’ Raffaele Fitto dopo aver votato a Maglie, lanciando un appello affinché tutti vadano alle urne. “Perché – ha aggiunto – non è vero che sono tutti uguali”. Appello rilanciato anche dal governatore uscente delle Marche Gian Mario Spacca, ex Pd ora candidato con Fi: Spacca ha twittato una foto dal seggio, scrivendo “andate tutti a votare, non rinunciate al vostro diritto di scelta”. Seggio a Pesaro, invece, per il rivale Luca Ceriscioli, mentre Michele Emiliano, candidato Pd in Puglia, ha votato nel centro di Bari. Inconveniente invece per il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano: la sua scheda elettorale non aveva più spazi per la timbratura. Il presidente di seggio lo ha così invitato a tornare con un nuovo certificato e Stefano non ha potuto far altro che attendere che l’ufficio elettorale gli fornisse il documento. (ANSA).

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