Intervento saltato al Santa Croce, Ricciatti (Sel): “Errore organizzativo o esportazione parallela di medicinali?”

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FANO – “Segnalerò la vicenda dell’intervento saltato al Santa Croce, a causa del difetto di produzione del farmaco, al ministro della Salute”. Lo afferma l’On. Lara Ricciatti di Sel che presenterà domattina una interrogazione parlamentare al ministro Lorenzin.

“La vicenda, per fortuna senza esiti particolarmente gravi, è un pericoloso campanello di allarme. Per il difetto di produzione del farmaco chiederò al ministro della Salute di fare tutte le verifiche opportune, valutando eventuali sanzioni per la casa farmaceutica produttrice e attivando – se necessario – i protocolli ministeriali per informare gli utilizzatori del farmaco sul possibile difetto di produzione, ossia l’assenza di farmaco all’interno della confezione”.

“Ma questa non è la sola vicenda preoccupante – spiega la deputata fanese – sarà importante anche capire se le difficoltà di approvvigionamento di un farmaco di riserva sia dovuta ad un mero errore organizzativo o alla pratica dell’esportazione parallela di medicinali”.

Esiste, infatti, a seguito della comunicazione della Commissione europea del 30/12/2003 COM (2003) 839, la possibilità per le case farmaceutiche di esportare alcuni tipi di medicinali secondo logiche tipiche del trading, vale a dire la possibilità di generare maggiori plusvalenze vendendo all’estero farmaci che in Italia hanno un pezzo al pubblico inferiore rispetto a quello di altri Paesi. Questo comporta in sostanza un assottigliamento delle disponibilità di determinati farmaci a causa del quale si è più volte sollevato un coro di critiche da parte di operatori sanitari e farmacisti.

Il ministero della Salute è corso ai ripari con il decreto legislativo 19 febbraio 2014, n. 17, volto a garantire che i farmaci essenziali siano sempre presenti sul territorio nazionale al fine di soddisfare le esigenze dei pazienti. Il provvedimento, in particolare, prevede che <>.

“Purtroppo – conclude l’On. Ricciatti – nonostante questo recente indirizzo normativo, sono ancora molti i casi segnalati di carenze di farmaci e difficoltà di approvvigionamento. Per questo ritengo utile capire se la carenza nel caso del Santa Croce sia dovuta ad un semplice errore o a questa pratica che sta letteralmente minando il sistema sanitario, sottoponendolo ad un ingiustificato razionamento dei farmaci, anche salvavita”.

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