Il Sindacato di Polizia replica al sindaco Seri: “Nessuna solidarietà ai poliziotti feriti”

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FANO- “Domenica scorsa, in occasione della partita tra l’Alma Fano e la Sambenedettese, sono rimasti feriti quattro poliziotti. Nessun tifoso e nessun cittadino, nonostante gli incidenti provocati dalle tifoserie e la presenza di tantissime famiglie, si è fatto male in seguito all’azione delle Forze di Polizia.
Il Sindaco di Fano Seri, nel corso del consiglio comunale svoltisi mercoledì sera, ha criticato la presa di posizione del SIULP, ha attribuito alla gestione organizzativa della Questura la colpa dei disordini ma non ha espresso una sola parola di solidarietà ai poliziotti feriti.
I veri colpevoli ora siamo noi che abbiamo denunciato l’insicurezza dello stadio e i nostri vertici che hanno compiuto un “grande errore di valutazione nel redigere il piano sicurezza”.
Secondo Seri lo stadio è sicuro e il tifo fanese è il migliore. Peccato che gli unici cittadini feriti fossero dei tifosi ospiti. Non ho letto una sola parola contro gli autori degli scontri che speriamo vengano presto identificati e denunciati.
Il SIULP non ha bisogno di consensi elettorali. La nostra è una analisi basata sui fatti e sui numeri. Non è possibile che per una partita di calcio siano ferite delle persone. Non è possibile che per ogni partita, per assicurare l’ordine e la sicurezza pubblica, siamo costretti ad impiegare dalle 80 alle 100 persone solo tra Polizia e Carabinieri. Personale che viene distolto dal controllo del territorio e dall’attività investigativa.
Che senso hanno quindi le lamentele di quei politici che richiedono più personale per Fano e denunciano la mancanza di pattuglie sulle strade?
Non comprendiamo come il Sindaco possa affermare che lo stadio sia sicuro: vi è una assoluta mancanza di parcheggi dedicati per gli ospiti; esiste una unica entrata per due settori (locali e tribuna); l’accesso degli ospiti è costituito da una piccola porta, tra l’altro adiacente a un popoloso condominio, che costringe le forze di polizia ad aprire il cancello adiacente e a sbarrare la strada con dei blindati per impedire contatti tra le tifoserie; non esiste alcun tipo di segnaletica che indichi a chi viene allo stadio da fuori città dove si trova lo stadio, dove sono i parcheggi e dove sono è posizionato il settore nel quale deve entrare.
Il SIULP ha chiesto la chiusura dello stadio nel caso non venissero adottati i necessari adeguamenti tecnici per migliorarne la sicurezza. La nostra è stata una presa di posizione costruttiva, finalizzata a smuovere quella politica che troppe volte ignora o trascura la sicurezza dei cittadini e di coloro che come noi la devono garantire.
Un obiettivo importante lo abbiamo raggiunto: il sindaco ha ammesso che “è compito dell’Amministrazione individuare e segnalare con opportuni cartelli stradali i percorsi differenziati per raggiungere lo stadio e i parcheggi, come avviene in qualsiasi altra città italiana”, come d’altra parte aveva già richiesto in più occasioni il Dirigente del Commissariato di Fano.
Domenica scorsa sono arrivati 560 tifosi della Sambenedettese a bordo di 130 autovetture. Qualcuno afferma che avremmo dovuto impedire loro di venire in macchina. Peccato che non ci dica anche come avremmo potuto farlo.
In ogni caso era impossibile individuare e controllare, in mancanza totale di segnaletiche e percorsi prestabiliti, un numero così elevato di auto. Molti tifosi ospiti hanno parcheggiato dove non dovevano e questa è stata, di fatto, l’unica causa dei disordini.
Alla fine, a parte i nostri feriti e le ingiurie che ci hanno rivolto i residenti infuriati per i disagi provocati alla circolazione dal passaggio dei tifosi e dei nostri mezzi, non è accaduto niente di grave grazie alla professionalità di tutte le forze di polizia in campo, compresa la polizia Municipale.
Speriamo che almeno in sede di Comitato e Sicurezza Pubblica tutti i rappresentanti istituzionali diano prova di maturità individuando efficaci modalità per garantire la sicurezza dei cittadini e degli operatori delle forze di polizia e per bloccare e denunciare chi va allo stadio per seminare violenza”.

IL SEGRETARIO PROVINCIALE SIULP

MARCO LANZI

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