Il Movimento 5 stelle è il primo partito nelle Marche. Boom Lega, +146 mila voti su 2013

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Il Movimento 5 stelle è il primo partito nelle Marche con 316.417 voti (35,6%) alla Camera, in aumento rispetto ai 298.114 suffragi del 2013 (32,13%). Ma è la Lega ad aver avuto il vero exploit rispetto alle precedenti politiche nella regione passando dal 0,69% al 17,4% dei consensi: buon successo del partito di Salvini in particolare a Macerata, dopo l’uccisione della 18enne Pamela Mastropietro e la sparatoria contro migranti africani per le strade della città; ma anche nei paesi terremotati dove la Lega era in prima linea nella vicenda di nonna Peppina, ‘sfrattata’ dalla casetta provvisoria a Fiastra. Dai 6.405 voti raccolti cinque anni fa, il partito di Salvini ha raggiunto quota 152.608 voti con progresso di 146.203. Invece il Pd crolla dal 27,69 al 21,1% (186.613; -70mila). Il M5s batte le coalizioni: centrodestra al 33% con il balzo di Fratelli d’Italia (dal 2,15% al 4,9%) e centrosinistra al 24,1%. Fi ottiene 87.591 voti (10% rispetto al 17,51% del PdL 2013). Leu si ferma al 2,9% (26.252 voti).

MINNITI BATTUTO DA CECCONI – Il ministro dell’interno Marco Minniti battuto da Andrea Cecconi, parlamentare stellato autosospeso per il caso ‘rimborsopoli’, nel collegio uninominale di Pesaro alla Camera. E’ uno dei risultati a sorpresa del voto nelle Marche dove l’M5s si conferma il primo partito e i suoi candidati hanno dominato nei seggi uninominali di Camera e Senato. L’unico punto interrogativo è il collegio senatoriale di Macerata dove lottano voto a voto Mauro Coltorti (M5s) e il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini con il primo in vantaggio per un una manciata di voti, mentre mancano tre sezioni da scrutinare. Nel altri collegi del Senato prevalgono gli stellati Donatella Agostinelli (Fano, Pesaro, Senigallia) e Giorgio Fede (Fermo, Ascoli Piceno, Civitanova Marche). Per la Camera passano Roberto Cataldi (Ascoli Piceno, San Benedetto), Mirella Emiliozzi (Fermo, Civitanova), Maurizio Cattoi (Fano, Senigallia) e Patrizia Terzoni (Ancona). Impedisce il cappotto alla Camera dei M5s il leghista Tullio Patassini (Macerata).

M5S MARCHE: CERISCIOLI SI DIMETTA: “Il presidente Ceriscioli e la sua Giunta si dimettano. Lo chiederò domani in Consiglio regionale”. LO dice all’ANSA il capogruppo in Regione di M5s Gianni Maggi: con l’avanzata inarrestabile di M5s, diventato il primo partito delle Marche, e l’ascesa del centrodestra trainato dalla crescita esponenziale della Lega, “il quadro politico è cambiato e il Pd deve prenderne atto”. Maggi, i consiglieri regionali e lo staff del gruppo consiliare hanno festeggiato a Palazzo delle Marche: “ora attendiamo il risultato finale per sapere quanti parlamentari abbiamo eletto” oltre agli otto dei collegi, dove hanno dovuto cedere il passo solo al leghista Osvaldo Patassini. Quanto ai motivi di questa vittoria strabordante, Maggi scherza: “ci piace vincere facile…grazie alla sciocchezze che hanno fatto gli altri, cioè il Pd”. E al governatore Luca Ceriscioli dice di riflettere sul fatto che “tre anni dopo la sua elezione a furor di popolo il Pd si trova ai minimi storici. Ne tragga le conseguenze”. Maggi collega il successo di M5s all’affluenza solida alle urne, collegata a sua volta al passa parola sui social. Ma l’affermazione pentastellata ha un po’ colto si sorpresa anche lui: “pensavo che saremmo andati bene alla Camera, non al Senato, invece abbiamo conquistato un elettorato maturo, segno che il voto a M5s non è più un voto di protesta”.

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