FANO – Di cuore ne è stato messo tanto e gli ostacoli oltre i quali gettarlo erano tanti: dall’avversario, arrivato a Fano senza velleità di classifica ma comunque per vender cara la pelle, al campo, reso un pantano dalla neve caduta in città per tutta la mattinata. Il 29-13 finale con cui in Fano Rugby batte il Dinamis Falconara nell’ultima giornata della regular season (campionati di C1) fa felici a metà tifosi e dirigenti fanesi, che abbandonano i sogni promozione e proseguiranno il loro cammino nella poule per non retrocedere in C2.
Vittoria doveva essere e vittoria è stata, ma a vincere è stato anche il Gran Sasso che ha espugnato il campo di San Benedetto per 27-24 chiudendo il campionato a pari punti con Fano, ma davanti in classifica in seguito alla differenza mete negli scontri diretti, differenza che consente così ai teatini di salvarsi e di accedere alla poule promozione.
La cronaca: l’importanza della posta in palio era tanta e questo fa partire i padroni di casa col freno a mano tirato e gli ospiti ne approfittano realizzando un calcio di punizione nei primi minuti. Lo 0-3 sveglia i rosso-blù che prima dell’intervallo chiudono gli anconetani nella loro metà campo andando in meta quattro volte con Alessandro Bussaglia, Federico Mei, Matteo Fulvi Ugolini (due) e rimpinguano il bottino con la trasformazione di un calcio, prima di subire la reazione ospite che va in meta due volte fissando il parziale all’intervallo sul 22-13.
Nella ripresa il tanto pubblico accorso al “Falcone-Borsellino” assiste ad una partita equilibrata priva però di marcature fino all’ultimo minuto quando Nicola Cadeddu effettua un coast to coast da applausi andando a conquistarsi i 5 punti della meta, punti che diventano 7 grazie al calcio di trasformazione di Alessandro Gasparini. Finisce 29-13 il match, ma proprio durante i festeggiamenti da San Benedetto ecco arrivare la notizia che non ci voleva, notizia che però non toglie il sorriso al coach Franco Tonelli, rammaricato si ma comunque entusiasta dei sui ragazzi:
“Abbiamo fatto il nostro dovere – ha dichiarato a caldo – e nonostante una ripresa sotto tono sono comunque soddisfatto della prestazione, con un campo così era difficile fare meglio. Dispiace non aver centrato la salvezza, ma di una cosa possiamo gioire, ossia la crescita dei ragazzi. Anche oggi in prima squadra c’erano molti under18, a loro va il mio plauso per essersi integrati alla grande nel gruppo, merito questo anche dei veterani che li hanno accolti e li aiutano costantemente nella loro crescita”