Gestione e valorizzazione del Parco archeologico di “Forum Sempronii”

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FOSSOMBRONE – Il presidente della Provincia Daniele Tagliolini ed il sindaco di
Fossombrone Gabriele Bonci hanno firmato questa mattina, all’interno del Parco
archeologico di “Forum Sempronii”, il contratto di comodato gratuito per la gestione e
valorizzazione del parco stesso. Presenti gli assessori del Comune Gloria Mei e Paolo
Della Felice, il dirigente della Provincia Maurizio Bartoli, Diego Voltolini della
Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche in rappresentanza del
Soprintendente Carlo Birrozzi, il direttore dello scavo e del Museo civico archeologico
Oscar Mei dell’Università di Urbino e Giancarlo Gori, già direttore del Museo.
In base all’accordo, la Provincia mette a disposizione del Comune i terreni di sua proprietà
su cui insiste il parco ed il Comune si impegna alla manutenzione ordinaria, alla gestione
delle aperture e chiusure anche attraverso concessione ai privati. Sarà possibile svolgere
attività didattiche, culturali e laboratoriali, così come eventi culturali e di carattere storico-
archeologico.
“Questo parco, di 24 ettari di superficie – ha detto il sindaco Gabriele Bonci – è un tesoro
potenzialmente illimitato, che per proporzioni non ha uguali nella provincia. Oggi il
Comune si assume l’onore e l’onere della gestione e ringrazio il presidente Tagliolini per
aver raccolto l’esigenza di formalizzare questo passaggio. C’è interesse del mondo
imprenditoriale, ci sono progetti che mirano a rendere fruibile al pubblico quest’area. Un
grazie alla Provincia anche per i lavori di pulizia dell’area archeologica e sfalcio erba, così
come alla Regione per aver stanziato per il Parco 30mila euro”.
“Nell’ottica di futuri scenari di investimento a favore del Parco – ha sottolineato Daniele
Tagliolini – la Provincia, come casa dei Comuni, ha disposto anche di destinare parte dei
proventi dell’eventuale vendita di un’immobile di sua proprietà, Palazzo Sorbolonghi a
Fossombrone, proprio a sostegno del parco archeologico. Questo contesto culturale
rappresenta un punto di innovazione e di ricerca, anche in collaborazione con la
Soprintendenza e la Regione Marche. Oggi gettiamo le basi per un percorso di migliore
fruibilità e valorizzazione”.
“Il protocollo – ha fatto seguito Diego Voltolini della Soprintendenza – è un passo
importante ed uno stimolo anche a recuperare altre aree archeologiche del territorio provinciale, per uno scambio di visitatori, nell’ottica di un unico percorso. Ciò potrà
portare anche ad un modo nuovo di fruire quest’area, visto che siamo sulla via Flaminia”.
“Il parco, istituito nel 1994 – ha evidenziato Oscar Mei dell’Università di Urbino – è stato
finora aperto al pubblico in maniera episodica, mentre invece può diventare un luogo di
attrazione per il territorio, e non solo. Vogliamo valorizzare tutti i 24 ettari, c’è l’area
forense a monte della Flaminia, su cui stiamo facendo scavi e c’è un anfiteatro da riportare
alla luce. Con i 30mila euro messi a disposizione dalla Regione realizzeremo una
copertura dei mosaici e restaureremo la muratura dello scavo”.
Da parte sua, il dirigente della Provincia Maurizio Bartoli ha proposto di intitolare l’area
al defunto archeologo Mario Luni, che 40 anni fa iniziò l’opera di scavo seguendo i lavori
fino agli ultimi giorni della sua attività.

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