FANO – E’ ora di dire basta ed essere chiari con i cittadini. Tuona il Coordinatore di Fratelli D’Italia Stefano Pollegioni . Sono ormai anni che Fratelli d’Italia Fano ed il segretario provinciale Antonio Baldelli denunciano lo scellerato processo di smantellamento della sanità pubblica fanese. Ovviamente la morte annunciata dell’ospedale fanese Santa Croce è l’emblema di un piano sanitario che vuole azzerare la sanità pubblica della provincia per accentrarla nel nuovo polo ospedaliero di Pesaro che ovviamente ha ricevuto la benedizione del potente sindaco Matteo Ricci
Fino ad oggi il Sindaco di Fano ha recitato i panni del Don Chisciotte della sanità fanese ma ogni volta che ha tentato di salvarsi la faccia è stato clamorosamente smentito. Oramai è chiaro che neanche i collaboratori di Massimo Seri, fatta salva la difesa di parte del Partito Democratico che sostiene lo smantellamento del nosocomio fanese, credono più alle frottole sulla sanità visto che ad ogni plateale presa di posizione del Sindaco di Fano seguono clamorose dichiarazione di Ceriscioli, Ricci o Gambini
Ancora oggi il Sindaco Seri non ha presentato nessun atto formale ed ufficiale per difendere il Santa Croce dalle grinfie del Partito Democratico ma continua a mandare al Presidente Ceriscioli letterine ufficiose, cartoline, messaggini e forse pure qualche messaggio whatsapp. Questo comportamento “ufficioso” mostra che il Sindaco Seri non vuole prendere una posizione forte per difendere il Santa Croce ed è purtroppo evidente che il cavallo di Troia dell’amministrazione fanese, usato da Pesaro ed Ancona per infiltrare la sanità fanese, non serve quasi più a niente e si è azzoppato visto che autorevoli politici si permettono di smentire settimanalmente le fiabe di Massimo Seri. Basti citare tre recenti esempi che sono assai eloquenti:
Primo. Non più di pochi giorni fa il sindaco di Pesaro Matteo Ricci in una intervista televisiva chiariva il progetto della sanità fanese: il Santa Croce di Fano verrà tenuto in vita fino alla costruzione del fantomatico Ospedale unico ribadendo l’arrivo della clinica privata convenzionata come una grande vittoria di Fano che invece sancisce la morte della sanità pubblica.
Secondo. Arriviamo alla chiusura della pediatria del Santa Croce: Ceriscioli ribadisce che la Pediatria rimane a Fano solo fino all’avvio del nuovo Ospedale. Seri esulta dicendo di essere felice che la Pediatria rimarrà a Fano ma si dimentica di dire ai cittadini che appena partirà il nosocomio di Muraglia a Fano faranno nascere solo i neonati di cartapesta del carnevale.
Terzo. Area vasta: Fratelli d’Italia Fano ha rivelato sulla stampa l’accordo tra il Sindaco di Urbino e il Presidente della Regione Ceriscioli del trasferimento della sede amministrativa di Area Vasta in quel di Urbino in cambio dell’appoggio per il progetto Ospedale Unico. Seri cade dal pero e dichiara pubblicamente che Area Vasta rimarrà a Fano ma alla conferenza dei sindaci di Area Vasta non interviene quando il sindaco di Urbino rivendica quell’accordo. Proprio ieri sui mezzi di informazione appare la notizia che L’area vasta deve essere trasferita a Urbino che ha già individuato i locali per la sede amministrativa.
Il povero Seri rimane in silenzio e si copre dietro ad una solita letterina, chiamata erroneamente accordo, dove cerca di mostrarsi come leader politico di Fano ma in fondo, non fa che ricopiare quello che gli dettano i maestri ovvero i potenti gerarchi del Partito Democratico. La storia vera è che attraverso un accordo di Marche Nord i medici del privato potranno usare le strutture e le apparecchiature pubbliche e la clinica privata non si integrerà con il nosocomio fanese ma lo sostituirà aprendo le porte al lauto business della sanità. Lo sappiamo tutti che a Fano rimarranno le briciole e che le letterine di Seri sembrano la conferma mielosa delle decisioni già prese dai potenti capi del Partito Democratico come Ceriscioli, Ricci e del Sindaco ombra di Fano Renato Claudio Minari.
Eppure le ultime elezioni regionali della Sicilia hanno chiaramente mostrato il fallimento inappellabile del Partito Democratico, speriamo che presto venga il momento anche a Fano di liberare la Città della Fortuna dal gioco asfissiante del Partito Democratico. Oramai il cavallo di troia dell’amministrazione Seri si è azzoppato ed è il momento di pensare ad un cavallo da tiro che possa risollevare le sorti del Santa Croce e della sanità fanese e risollevare la Città della Fortuna dal buio in cui è sprofondata.