Ferrovia Fano-Urbino, Comitato Ciclovia del Metauro: “Lingua italiana e altre promesse”

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FANO – “Molti sono ancora convintissimi che la Fano Urbino sia già inserita, per legge, tra quelle ad uso turistico. Così non sembra. Infatti, la legge (128/2017) dice che PUO’ diventare una ferrovia turistica PURCHE’ venga rispettata una precisa condizione: il finanziamento per la sua ricostruzione, per gestirla, fare la manutenzione e garantire la sicurezza”.

“Siccome il finanziamento (si parla di 280 milioni) NON esiste, la linea NON ha titolo per essere classificata come ferrovia turistica. Lo dice anche la Lingua italiana, non solo la legge”.

“Ciò nonostante, ancora nel febbraio 2024 RFI scrive che “risulta inserita tra le linee ad uso turistico dalla Legge n. 128 del 9 agosto 2017”. Da notare che la stessa RFI non l’ha reinserita nella sua rete regionale delle Marche né risulta revocata la dismissione della linea del 2011″.

“Inoltre, sempre secondo RFI, questo bene pubblico da lei abbandonato da 37 anni, ora sarebbe oggetto della “Convenzione per Studio di fattibilità della Linea Subappenninica Italica – Anello ferroviario delle Marche”. Per la verità, RFI ha già fatto un altro studio di fattibilità (quello specifico per la Fano Urbino) e quindi potrebbe far sapere subito, anche attraverso la Regione Marche, come collegare la Subappennina con l’ex ferrovia metaurense. Invece, nessun dato concreto e nuove promesse”. 

 

“Di fatto, per la Fano Urbino la situazione è la seguente: il finanziamento (enorme) non esiste, lo studio di fattibilità già completato non viene divulgato, l’anello ferroviario marchigiano non la prende più in considerazione e il collegamento a Pergola con la Subappenninica Italica è solo ipotizzato”. 

 

“Se le cose non cambiano, passeranno altri decenni in attesa di un treno che nella valle del Metauro non parte mai. Intanto, si penalizza un progetto alternativo che può rilanciare presto e bene le zone interne: il cicloturismo”.

 

“Nell’immagine di W. Tallevi, un ex casello venduto da RFI e trasformato in abitazione privata. Il passaggio di una ciclovia ne aumenterebbe enormemente il valore immobiliare”. 

Comitato Ciclovia del Metauro 

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