Federico Talè: “Mai trivellazioni in terraferma”

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MARCHE – “Mai trivelle nella Valcesano e nella Valmetauro e in nessun’altra area di terraferma delle Marche”. E’ perentorio il consigliere regionale Federico Talè sull’istanza di permesso di ricerca denominata “Monte Porzio” finalizzata ad attività di indagini geofisiche e di perforazioni esplorative per l’individuazione di giacimenti di idrocarburi in una superficie di 208,7 chilometri quadrati. “Di questi – riprende Talè – 90,58 sono in provincia di Ancona e 118,12 km quadrati in quella di Pesaro e Urbino, interessando i comuni di Barchi, Fratte Rosa, Mondavio, Mondolfo, Monte Porzio, Montemaggiore al Metauro, Orciano, Piagge, San Costanzo, San Giorgio e San Lorenzo in Campo. Su tale questione nelle ultime settimane ho lavorato gomito a gomito con i funzionari regionali competenti, la dottoressa Velia Cremonesi e il geologo Mario Smargiasso, tenendoci in costante contatto con il Ministero dello Sviluppo Economico, per monitorare la procedura che, è bene precisarlo, non è ancora approdata in Regione, e verificarne le possibili conseguenze. Contemporaneamente mi sono confrontato più volte col presidente Luca Cerisoli, con cui c’è piena sintonia nel ritenere il progetto dannoso per il territorio e sulla necessità di contrastarlo con tutti gli strumenti tecnici e politici a nostra disposizione. Innanzitutto, nell’ambito della riunione della Cirm: l’organo consultivo in cui sono rappresentati il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dell’Istruzione, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’Avvocatura di Stato e la Regione. In seconda battuta, in sede di conferenza dei servizi che dovrà essere indetta dal Ministero dello Sviluppo Economico e nella quale proprio il Ministero dovrà chiedere l’intesa alla Regione. Intesa che abbiamo già deciso di rifiutare per qualsiasi progetto di perforazione in terra ferma”.

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