Fanum Fortunae 2019: oltre mille figuranti, lotta tra quattro fazioni e corsa delle bighe

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FANO – Dall’8 al 14 luglio prossimi Fano si ‘trasformerà’ di nuovo in un villaggio romano, tornando per una settimana a oltre 2mila anni fa, con oltre mille figuranti, accampamenti, mercati, sfilate e la grande corsa delle bighe. Si tratta dell’edizione 2019 della rievocazione storica Fanum Fortunae – La Fano dei Cesari. Le origini della città marchigiana, 60mila abitanti, sono legate alla presenza di un tempio dedicato al culto della dea Fortuna. Poi i fasti di Fano aumentarono grazie all’imperatore Cesare Ottaviano Augusto e alle opere dell’architetto Vitruvio. Durane la Fanum Fortunae, residenti e turisti, conviveranno in centro storico con le ronde dei legionari, e assisteranno alle dispute tra le quattro fazioni (Cinghiale, Lupo, Delfino e Volpe) che dividono la città, nella grande arena di sabbia che per tutta la durata dell’evento è allestita in una cornice che già di suo è il simbolo della romanità.

Le fazioni si scontreranno giornalmente nell’arena fino al momento più atteso della manifestazione: la corsa delle bighe con in palio il titolo di campione della Fanum Fortunae: una corsa spettacolare nella location del “Pincio” di Fano, fulcro della romanità fanese con mura romane e resti perfettamente conservati. L’evento conclusivo è anticipato dalla sfilata di tutti i figuranti e di tutte le fazioni, un corteo di oltre 2mila persone con abiti e mezzi dell’epoca, messaline, cavalli e tanto altro che attraversano tutto il centro storico fino ad arrivare nell’area della sfida finale. La manifestazione, organizzata dal Comune e dalla Proloco Fanum Fortunae con il supporto di decine di associazioni cittadine, può contare su rievocatori storici del calibro della “Legio Prima Italica”, conosciuta per la continua collaborazione con i programmi storici diretti da Piero Angela, o come la Colonia Iulia Fanestris e la Simmachia Ellenon che con le loro rievocazioni girano tutta l’Italia. Una macchina organizzativa che coinvolge, tra professionisti e residenti che partecipano, oltre 2mila persone vestite in abiti romani, che riprendono gli usi e le abitudini dell’epoca.

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