Fano: un’intera città unita nella fiaccolata per Anastasiia – VIDEO

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FANO – Cinquecento sono state le candele che domenica scorsa, nonostante il freddo e la pioggia, hanno illuminato tutto il centro storico fanese. La zona del Pincio, così come Piazza XX Settembre, sono state invase da una moltitudine di fanesi e non solo.
Una fiaccolata organizzata dell’amministrazione comunale a seguito dello sconvolgente omicidio di Anastasiia, la ragazza di 23 anni che nella città di Fano ha trovato la morte, dopo aver tentato di ricostruire la vita a seguito della fuga dalla guerra in Ucraina.
Tante le persone di tutte le età che hanno scelto di esserci, per esprimere e soprattutto gridare con voce unanime una sola cosa: “NO” alla violenza sulle donne.
Sotto l’arco d’Augusto, un corteo capeggiato da uomini con uno striscione ed un messaggio forte e determinato: “Gli uomini di Fano dicono No”.
Un’intera collettività unita nel dolore ha testimoniato la vicinanza alla mamma e alla sorella della vittima giunte da pochi giorni in città e presenti alla manifestazione, a cui questa triste vicenda ha spezzato il cuore e indignato allo stesso tempo.
Tantissime fiaccole accese tenute in mano in segno di lutto e a testimonianza, allo stesso tempo, di un diritto e di una speranza: la libertà di amare e di scegliere la propria vita.
Al centro della piazza, la passione di Anastasiia: la musica. Il suono di una melodia, quella classica in particolare, che la giovane amava, ha fatto vibrare, in un clima rispettoso, silenzioso e denso di emozione, l’intera piazza.

Nonostante le leggi, l’impegno dei centri antiviolenza che si battono per i diritti umani, ogni giorno si continua a morire per mano di uomini che dicono di amare le proprie donne.
“Il femminicidio è un fenomeno che va condannato non solo a parole, ma che deve essere anche combattuto con i fatti”, ha sottolineato il sindaco Massimo Seri.
Presente anche il vescovo di Fano Monsignor Trasarti che ha ricordato la giovane nei momenti in cui frequentava il centro pastorale ed ha rimarcato come ancora ci sia tanto da fare per contrastare la violenza sulle donne.

La cerimonia è terminata con una preghiera in ucraino ed un palloncino bianco salito in cielo.

Cristiana Guerra

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