FANO – I carabinieri della Compagnia di Fano hanno aperto le porte della caserma alle alunne e agli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria “Montessori” di Fano, che hanno così potuto vedere da vicino come si svolge la vita dei militari dell’Arma e in particolare in cosa consiste il lavoro del “carabiniere”. Una mattinata diversa durante la quale i bambini, accompagnati dai carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno avuto la possibilità di vedere e letteralmente toccare con mano gli equipaggiamenti, i mezzi e i materiali utilizzati dai militari. I bambini hanno avuto modo di conoscere i reparti della Compagnia a più stretto contatto con il cittadino e le loro principali attività, quella di ricezione del pubblico per la Stazione Carabinieri, il servizio di risposta telefonica al cittadino svolto dalla Centrale Operativa tramite il numero unico europeo 112, ed il servizio di Pronto Intervento assolto dalle pattuglie dell’Aliquota Radiomobile. Vivo interesse è stato mostrato dai bambini per le autovetture e le moto in dotazione all’Aliquota Radiomobile, prestanti e veloci, utilizzate nel servizio di controllo del territorio garantito senza soluzione di continuità 24 ore al giorno per tutto l’anno. Con grande entusiasmo gli alunni hanno visto più da vicino le dotazioni e gli equipaggiamenti presenti all’interno di una gazzella, che permettono ai Carabinieri di poter affrontare in piena sicurezza le varie situazioni operative. È stato loro mostrato inoltre, mediante una dimostrazione pratica, come si rilevano le impronte digitali e cosa fa chi risponde al 112; come funziona una ricetrasmittente e come si indaga su una scena del crimine. Durante tutta la durata dell’incontro i bambini, con spiccata curiosità, vivo interesse ed entusiasmo, hanno rivolto numerose domande ai Carabinieri, nel corso delle quali è nato un vero e proprio confronto tra Istituzione e nuove generazioni, che ha arricchito tutti i presenti. L’apertura della caserma agli alunni rientra, unitamente agli incontri svolti dai militari presso le scuole, in un progetto più ampio fortemente voluto dall’Arma dei Carabinieri per accrescere nei giovani la cultura della legalità, al fine di renderli – in questo caso nonostante la giovanissima età – da subito consapevoli dell’importanza della conoscenza e del rispetto delle regole del vivere civile.