Fano: 270 partecipanti per il convegno organizzato all’Ambito Sociale 6 “Chi si prende cura di me?”

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FANO – Più di 270 operatori collegati da tutta Italia, 3 ore di dibattito e molti spunti
di riflessione. Sono questi i numeri che certificano il successo di “Chi si prende cura
di me?”, il convegno organizzato venerdì 11 dicembre dall’Ambito Sociale 6. Il
webinar rientrava all’interno del progetto del Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali denominato P.I.P.P.I. (Programma di Intervento per la Prevenzione
dell’Istituzionalizzazione) a favore dell’integrazione fra scuola, famiglie e servizi del
territorio. Dopo l’avvio dei lavori da parte del presidente del comitato dei sindaci
Dimitri Tinti e della coordinatrice Roberta Galdenzi, con la moderazione della
responsabile area minori Adriana Antognoli, grande interesse è stato suscitato dal
contributo del Prof. Diego Di Masi. Di Masi è docente all’Università di Torino che dal
2011 collabora con il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare
(LabRIEF) dell’Università di Padova per la realizzazione proprio del Programma
ministeriale PIPPI. Molto interessanti sono stati gli interventi presentati dall’equipe
multidisciplinari delle famiglie target, selezionate per partecipare alla
sperimentazione. Esperienze che hanno visto il coinvolgimento del mondo della
scuola insieme ai genitori che hanno prodotto concreti effetti positivi delle azioni del
programma su bambini e genitori. L’elenco differenziante e innovativo del progetto
PIPPI risiede nella contaminazione di interventi, fra l’ambito della tutela dei minori e
quello di sostegno alle funzioni genitoriali.
L’Ambito Sociale 6 è uno dei pochi Ambiti delle Marche a partecipare al progetto
PIPPI dal 2017. Inoltre, rafforzerà la propria partecipazione con modalità avanzata
fino al 2022, per proseguire nella formazione continua degli operatori e dei genitori
in un approccio multidimensionale sul tema della tutela e della protezione dei
minori.
“Il mio ringraziamento – rimarca l’Assessore al Welfare Tinti – va agli organizzatori e
promotori di questo partecipato momento di formazione e di confronto su un tema
strategico e molto sensibile, soprattutto in questa pandemia, con ricadute sociali ed
economiche evidenti. L’approccio al progetto PIPPI è in sintonia con il percorso
complesso, ma virtuoso, che stiamo conducendo con l’ATS 6 per una gestione
associata e sempre più integrata dei servizi. Le linee d’azione di PIPPI e dell’at6
trovano una congiunzione sia nella metodologia che evidenzia il legame fra
l’individuo, il cittadino e i contesti di cui fa parte sia nel riconoscimento della
multidimensionalità del mondo del bambino. In questa visione è prioritaria
l’integrazione fra scuola, servizi, associazioni e luoghi della città”.

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