Export Marche, continua la discesa: la nostra regione fanalino di coda

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MARCHE – Export Marche, continua la discesa. Le esportazioni marchigiane nel primo semestre del 2024 diminuiscono fortemente; il dato complessivo è di un calo superiore ai 5 miliardi di euro (-41,3%), 4,6 miliardi in meno imputabili al solo settore farmaceutico, dove il calo percentuale è pari a -82,3%. Sono in forte calo anche le esportazioni di imbarcazioni (-48,1%)  però questo dato registra dinamiche che probabilmente in corso d’anno saranno profondamente riviste perché è noto che l’attività produttiva del settore nel corso dell’anno è particolarmente dinamica e sono state non poche le grandi imbarcazioni di lusso varate dai cantieri regionali.

“Anche le esportazioni del Sistema Moda marchigiano” affermano i segretari di Confartigianato Marche Gilberto Gasparoni e di Cna Marche Moreno Bordoni “risentono della crisi in corso e calano infatti del 5,7%, corrispondenti a 72 milioni di export in meno rispetto allo stesso semestre dell’anno prima. Bisogna distinguere però all’interno dei settori che compongono il sistema moda fra tessile, abbigliamento e pelli-calzature: mentre tessile e pelli calzature registrano una decisa diminuzione dell’export (rispettivamente -7,9% e -12,7%) invece l’abbigliamento va in controtendenza e registra export in crescita (+2,4%). “

Fra gli aspetti più preoccupanti vi è il calo dell’export di macchinari e apparecchiature che registra un – 14,6 % corrispondenti a 182 milioni in meno di export rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente. Si tratta del secondo settore per export dopo il sistema moda preso nel suo complesso: quest’ultimo nel suo complesso esporta nella prima parte del 2024 per circa un miliardo e 200 milioni mentre il settore macchinari e apparecchiature da solo esporta per oltre un miliardo di euro.

Ma non mancano i settori in cui all’opposto le esportazioni crescono e tra questi settori vanno segnalati gli elettrodomestici (+2,8%), i prodotti alimentari (+6,1%), il già citato abbigliamento (+2,4%) e alcuni settori che hanno connotazioni fortemente territoriali, come gli strumenti musicali (+4,3%), i giochi e giocattoli (+12,1%) e soprattutto gli articoli sportivi (+32,4%).

Importante segnalare che crescono anche le esportazioni di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (+73,3%) un settore che non mostra di risentire le difficoltà che caratterizzano la produzione europea. Molto importante è anche la crescita delle esportazioni degli apparecchi elettrici (gli elettrodomestici): un dato confortante perché con un +2,8% il settore mostra di avere una certa competitività sui mercati esteri.

“ In un momento difficile come quello che stiamo attraversando  a causa di una tempesta perfetta che vede in  frenata le economie della Germania e della Cina, a cui si aggiunge l’embargo verso la Russia” concludono Bordoni e Gasparoni “è fondamentale accompagnare le nostre imprese esportatrici verso nuovi mercati ed aiutarle anche a consolidare i mercati tradizionali. In questo percorso serve una grande sinergia tra la Regione, le associazioni di categoria e le aziende speciali della Camera di Commercio, mentre anche Sace, Simest e Ice dovrebbero fare la loro parte, sostenendo e finanziando con più risorse la presenza delle aziende marchigiane  alle Fiere nazionali e internazionali”.

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