+Europa, Cora Fattori nominata coordinatrice regionale: “I risultati ci hanno premiato”

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MARCHE – Si è tenuta a Roma la Direzione Nazionale di +Europa, il partito fondato da Emma Bonino e guidato da Riccardo Magi, Federico Pizzarotti, Piercamillo Falasca e Benedetto DellaVedova, durante la quale è stata nominata Coordinatrice Regionale la fanese Cora Fattori già Assessore alla Cultura del Comune di Fano e candidata alle primarie di centrosinistra per la sua città. 

La volontà è quella di rafforzare il partito puntando sulla professionalità e passione, sempre cari a +Europa che, dopo l’apertura dei gruppi di Pesaro e Fano, da subito ha fatto sentire la sua linea politica e che sta  attivamente lavorando su Urbino, in cui fa parte della coalizione di centrosinistra per le prossime  amministrative. 

“Da tre anni stiamo lavorando attivamente, con serietà, passo dopo passo, per portare la politica di +Europa ad essere un punto di riferimento nelle Marche. I risultati ottenuti ci hanno premiato. La nostra è da sempre una Regione attenta e sensibile ai nostri temi di programma. Puntiamo ad irrobustire il fronte Liberal Democratico, con la volontà di creare un dialogo con realtà politiche a noi vicine come Repubblicani, Italia Viva, Azione e PSI, e continuando la nostra collaborazione con gli esponenti del mondo radicale da cui nascono  le nostre radici. Un dialogo che sarà fatto con coerenza e chiarezza, caratteristiche che ci hanno sempre  contraddistinto anche a livello nazionale” dichiara la neo coordinatrice Cora Fattori. 

Cora Fattori, 43 anni, ingegnere edile-architetto, laureata presso l’Università Politecnica delle Marche, ha fatto il suo ingresso in politica nel 2019 come Consigliere Comunale del Comune di Fano in cui, a seguito di un progetto per l’efficientamento energetico delle strutture pubbliche ha ricevuto specifica delega ottenendo risultati importanti per la città. Nominata nel 2022 Assessore a Cultura Ambiente e Digitale in poco più di un anno ha portato la linea politica di Più Europa a misurarsi con la realtà amministrativa,  dimostrandone l’efficacia. 

La proposta politica di +Europa si presenta con un programma dei prossimi 5 anni per i prossimi 30 anni, un programma che pensa ad “UNA GENERAZIONE AVANTI”. 

Partendo dagli STATI UNITI D’EUROPA, in cui +Europa propone tra i punti principali l’eliminazione del voto  all’unanimità al Consiglio Europeo e debito comune per affrontare le emergenze sanitarie, economiche e  ambientali, sistema di difesa e sicurezza comune europea.  

Comprendere le politiche Europee significa parlare in modo competente e pragmatico di AMBIENTE ED  ENERGIA. Puntare a un tetto massimo del prezzo del gas a livello europeo al fine di contrastare l’aumento  del costo dell’energia, sviluppare una politica energetica europea allineata con quella climatica, ridurre drasticamente la burocrazia per le fonti rinnovabili, rafforzare la ricerca e la cooperazione scientifica  sull’energia nucleare, realizzare il deposito nazionale per tutti i rifiuti radioattivi sono solo alcuni punti del  programma che prosegue parlando di UN FISCO SOSTENIBILE PER I GIOVANI E IL PIANETA con la riduzione  graduale in 5 anni dell’acconto annuale Iva, no tax area per tutti i lavoratori fino a 10 mila euro e riduzione  delle aliquote Irpef a tre. Meno inquini, meno paghi: tassazione ambientale incentivante per le aziende che  riducono la CO2 e altre sostanze inquinanti, riforma fiscale ecologica per eliminare i sussidi dannosi per  l’ambiente, eliminare le discriminazioni fiscali di genere, riducendo fino a 5 punti percentuali l’aliquota Irpef  sul reddito più basso della “famiglia fiscale”. 

Importante è il tema della FORMAZIONE, CULTURA, UNIVERSITÀ E RICERCA in cui si propone di aumentare la  spesa per l’istruzione e gli investimenti in Università e istituzioni pubbliche fino a raggiungere l’1,5% del Pil  (oggi allo 0,5%), introdurre percorsi di educazione finanziaria nelle scuole, sostegno alla residenzialità degli  studenti fuorisede e abolire l’IVA sui prodotti e attrezzature per la ricerca biomedica senza finalità di lucro. 

Abbiamo bisogno di UN BILANCIO PUBBLICO “COME SE CI FOSSE UN DOMANI” attraverso il contrasto  dell’evasione fiscale e la riduzione del rapporto debito pubblico/Pil con Piani quinquennali e introduzione in  Costituzione del principio di equità generazionale per evitare scelte di indebitamento irresponsabile verso le  nuove generazioni. Da sempre presenti i punti per i DIRITTI DI CIVILTÀ attraverso punti necessari come Ius  Scholae, Legalizzazione dell’eutanasia, Legalizzazione della cannabis, Diritto all’aborto garantito da almeno  una presenza minima di medici non obiettori nei presidi ospedalieri, matrimonio egualitario, estensione  dell’adozione alle coppie, sposate o meno anche dello stesso sesso, riconoscimento alla nascita dei figli del  partner per le coppie dello stesso sesso, informazione in materia di salute sessuale e relazioni affettive nelle  scuole, contrasto ai crimini e discorsi d’odio basati su orientamento sessuale, No alle terapie riparative,  Regolamentazione del lavoro sessuale, Riforma della legge in materia di Procreazione Medicalmente  Assistita, riduzione dell’Iva sugli assorbenti (cd Tampon tax), Commissione nazionale indipendente sui diritti  umani, abolizione della Legge Bossi-Fini realizzando canali legali di ingresso per cittadini extracomunitari e regolarizzazione dei lavoratori stranieri già presenti in Italia, porre fine al memorandum d’intesa sulla  migrazione siglato tra il governo italiano e quello libico. 

Davvero UNA GENERAZIONE AVANTI per la proposta politica all’avanguardia, concreta e oggi necessaria anche nelle nostre Marche. 

  

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