Delle Noci: «Avanti tutta sull’Unione a otto»

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PESARO – «Avanti tutta sull’Unione a otto. Partito il percorso giuridico-istituzionale», dice Antonello Delle Noci, uscendo dalla giunta comunale. «Pesaro e Vallefoglia sono i primi Comuni ad aver approvato le relative delibere. Ora il passaggio nei consigli comunali. E per Pesaro – rimarca l’assessore – è uno step che avverrà sicuramente entro breve, nelle prossime sedute». D’altra parte la volontà era dichiarata: «L’operazione ricalca l’ambito ottimale. Ci sono servizi sociali, scolastici, aree industriali in comune tra San Bartolo-Foglia e Pian del Bruscolo. Si tratta di bacini omogenei che possono diventare luoghi di amministrazione da mettere insieme». La motivazione alla base resta la stessa: «Semplificare, ottimizzare e ridurre i costi organizzativi con una gestione associata dei servizi». Nello studio di fattibilità, redatto dal gruppo di lavoro coordinato da Delle Noci, si citano «servizi informativi e statistici, Suap, protezione civile e polizia municipale». Assieme al disegno formale che prevede lo scioglimento dei Comuni dell’Unione San Bartolo e Foglia (Pesaro, Mombaroccio, Gradara e Gabicce Mare) con contestuale adesione all’Unione Pian del Bruscolo dal primo gennaio 2017. «Considerato che l’Unione San Bartolo – si legge nella delibera – presenta, sul piano strutturale, organizzativo e funzionale, un assetto generale ancora in via di implementazione». Il riferimento è al «personale dipendente da trasferire in mobilità», ma anche ai «rapporti giuridici-patrimoniali in essere». In parallelo si modificherà lo statuto dell’Unione Pian del Bruscolo. Con contenuto mutuato in gran parte da quello del San Bartolo e Foglia, «che include caratteristiche di maggiore flessibilità e innovazione». Al di là degli aspetti tecnici, sindaco e assessore guardano alla sostanza: «La strada è obbligata. Ottomila Comuni in Italia, così come li abbiamo conosciuto finora , non reggono più. O si mettono in moto processi di auto-riforma oppure si subiranno le riforme dall’alto. E il nostro schema è quello che l’Anci vuole esportare su scala nazionale».

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