Contributo FDI sul tema della sanità

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FANO – Accolgo con piacere la notizia che i consiglieri comunali di minoranza dopo aver avuto per molto tempo la pazienza di avvallare in parte gli atti del Sindaco Seri verso la Regione Marche sono giunti alle stesse conclusioni che Fratelli D’Italia ha gridato ormai da tempo insieme ai comitati cittadini che combattono per difendere l’Ospedale Santa Croce e la sanità nella provincia. Anch’essi , come noi, etichettano l’ultimo atto dell’Amministrazione fanese , che il sindaco sembra che intenda firmare, come il grande bluff.
Proprio in questi giorni si sarebbe svolta una riunione ristretta di sindaci di città della nostra provincia, sede di ospedali per acuti, a cui si sarebbero aggiunti sindaci di ospedali chiusi o riconvertiti.
Finalmente, per la prima volta, dopo tante denunce e richiami da parte di Fratelli D’Italia, il sindaco di Fano avrebbe deciso di partecipare. Speriamo non sia troppo tardi!
I Fanesi sappiano che in tale riunione e nelle riunioni precedenti si è discussa e si sarebbe approvata la bozza di un documento con il quale la conferenza dei sindaci vorrebbe ufficialmente chiedere il trasferimento della sede dell’Area Vasta di Fano e degli uffici dell’Asur dalla nostra Città ad Urbino sulla base di un accordo segreto, che ormai non lo è più, tra il sindaco di Urbino Gambini e Ceriscioli. Una vera e propria vergogna e un vero e proprio tradimento del Pd nei confronti dei fanesi che sino ad oggi ha trovato la sola e determinata opposizione del sindaco di Pergola Baldelli, un amico sincero della nostra città e dei Fanesi.
E allora se il sindaco Seri non vorrà passare alla storia come colui che, succube di Minardi, ha smantellato la sanità pubblica regalandola ai privati e trasformato Fano in una depandance di Pesaro, accolga l’invito di Fratelli d’Italia a sostenere i sindaci del Patto di Piagge che, nella prossima Conferenza dei Sindaci, che si terrà verso la metà di maggio ad Urbino, oltre ad una rete dell’emergenza urgenza omogenea su tutto il territorio, e al potenziamento e alla riapertura degli ospedali dell’Entroterra, chiederanno per l’Ospedale Santa Croce la qualifica di Ospedale pubblico di secondo livello equiparando il presidio ospedaliero fanese a quello di Pesaro. Solo così potremmo salvare Fano e la sanità fanese da un inesorabile declino dovuto alla irresponsabilità de Pd e del centrosinistra fanese guidato dal socialista Seri.
Voglio sperare che Seri prenda fortemente in considerazione gli atti, del Patto di Piagge, di cui ha preso visione e questa volta, a differenza degli altri incontri, si smarchi dalla pressione del PD di Ceriscioli e Minardi e la smetta di annunciare, con lo sguardo verso Pesaro, che il Nosocomio fanese resterà aperto e sia presente ad Urbino per difendere e approvare la proposta per l’Ospedale Santa Croce di Fano , terza città delle Marche che non vuole diventare frazione di Pesaro, e non piegarsi difronte alla decisione del trasferimento della sede Amministrativa di Area Vasta a Urbino .

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