Condannati i tre rapinatori della gioielleria “Allegrezza” – VIDEO

1
4383

FANO – Erano da poco passate le 18 del 17 settembre 2011, quando due napoletani sono entrati nella gioielleria “Allegrezza”, all’epoca dei fatti situata in corso Matteotti a Fano, vestiti da giocatori di baseball e con un borsone da tennis nero e azzurro. In pochi secondi hanno tirato fuori dalle tasche una pistola, una luger calibro 9, risultata poi clandestina e con proiettili all’interno, ed hanno rapinato il locale portando via preziosi per un valore di 100.000€ circa. I malviventi, che sono poi scappati in sella alla bicicletta, sono stati rincorsi dai titolari della gioielleria ma, durante la fuga uno dei due è caduto a terra, continuando a correre verso Via Nolfi. Proprio da quella borsa e dalla bici lasciata in terra, la Squadra Mobile di Pesaro e Il Commissariato di Fano entrambi diretti da Stefano Seretti, hanno eseguito i rilievi ed avviato le indagini. Indagini che hanno portato alla scoperta di un terzo uomo, sempre di origine napoletana, ma residente in pieno centro storico, che oltre ad aver fatto da palo ai 2 complici, è stato la mente del tutto, il basista che ha fornito le informazioni necessarie per compiere la rapina, grazie anche alla conoscenza del posto. Infatti, dalle immagini registrate dalle telecamere in quel giorno, i rapinatori non sembravano affatto inesperti e soprattutto sono andati a botta sicura. Dopo un rinvio a giudizio, il Tribunale di Pesaro ha confermato l’arresto dei 3 malviventi che hanno patteggiato la pena. Antonio Casillo, il basista incensurato 33enne, è stato condannato a 2 anni di reclusione, mentre gli esecutori materiali, entrambi pregiudicati, sono stati condannati a 3 anni e 8 mesi il cugino, Francesco Casillo, di 27 anni, mentre a 2 anni e 8 mesi al 28enne Saverio Vincenzi. Quest’ultimo è risultato poi essere anche l’autore del furto di Banca Marche in Via Battisti, nel gennaio 2012.

gioielleria2

gioielleria1

1 COMMENT

  1. Soilidarietà ai rapinati e massimo disprezzo per queste mondezze, che hanno messo radici nel territorio.Bisogna estirparle!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here